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IL ‘PERICOLO DI DEIANIRA’: I RISCHI DI CHI AMA TROPPO

Il “Pericolo di Deianira” è una metafora che deriva dalla mitologia greca e si riferisce alla dinamica delle relazioni in cui l’amore o il desiderio di protezione diventano distruttivi a causa della gelosia o del bisogno di controllo.

✅Origine mitologica
Deianira era la moglie dell’eroe Ercole. Secondo il mito, temendo di perderlo a causa dell’infedeltà, Deianira usò un presunto filtro d’amore donatole dal centauro Nesso, che si rivelò essere un veleno letale. Applicò questo filtro su una tunica di Ercole, convinta di rafforzare il loro legame. Tuttavia, il veleno provocò la morte di Ercole, trasformando un gesto apparentemente motivato dall’amore in un atto distruttivo.

✅Risvolti psicologici nelle relazioni
Il Pericolo di Deianira è spesso associato a dinamiche tossiche nelle relazioni umane, in cui il desiderio di “possedere” o “mantenere” l’altro può portare a comportamenti distruttivi o auto-sabotanti.
Ecco alcune manifestazioni psicologiche:

1. Paura dell’abbandono
La paura di essere abbandonati o traditi può portare una persona a controllare o manipolare il partner, credendo che tali azioni garantiscano la sicurezza della relazione. In realtà, ciò erode la fiducia reciproca.

2. Gelosia patologica
La gelosia eccessiva, derivata dall’insicurezza, può trasformarsi in un comportamento ossessivo e possessivo, creando conflitti e sofferenza.

3. Auto-sabotaggio emotivo
Chi teme di perdere il partner può inconsciamente mettere in atto azioni che danneggiano il rapporto, proprio come Deianira, nella convinzione di “proteggere” o “mantenere” l’amore.

4. Manipolazione emotiva
Gesti motivati dall’amore possono sfociare in controllo o violenza psicologica, mascherati da buone intenzioni. Questo si verifica quando una persona cerca di garantire la propria sicurezza emotiva a scapito della libertà del partner.

✅Come affrontare il “Pericolo di Deianira”?
Per evitare di cadere in questa dinamica, è importante:

➡️Coltivare fiducia e autonomia: Riconoscere che il controllo non può garantire la sicurezza della relazione. La fiducia reciproca e il rispetto delle libertà individuali sono fondamentali.

➡️Lavorare sull’insicurezza personale: Molte delle paure che alimentano il “Pericolo di Deianira” nascono da ferite emotive o esperienze passate.

➡️Comunicare apertamente: Esprimere dubbi e paure in modo trasparente, senza ricorrere alla manipolazione.

➡️Imparare a lasciare andare: Accettare che l’amore autentico implica libertà, e non si può forzare l’affetto o la fedeltà.

Questa metafora è un invito a riflettere sull’equilibrio tra amore, libertà e rispetto nelle relazioni.

Dottor Roberto Cavaliere Psicoterapeuta. Studio professionale in Milano, Roma e Salerno. Possibilità di effettuare sedute tramite videochiamata.

➡️Per info e contatti 3208573502 dotcavaliere@gmail.com

TIPOLOGIE DI DIPENDENTI AFFETTIVI

TIPOLOGIE DI DIPENDENTI AFFETTIVI
La dipendenza affettiva è una condizione psicologica in cui una persona sviluppa un legame emotivo eccessivo e disfunzionale verso un’altra, spesso caratterizzato da insicurezza, bisogno di approvazione e timore dell’abbandono. Questa forma di dipendenza può manifestarsi in diverse modalità, a seconda delle dinamiche della relazione e delle caratteristiche individuali.

✅Ecco alcune tipologie di dipendenti affettivi:

➡️1. Il dipendente affettivo sottomesso:
– Questa persona tende a mettere i bisogni e i desideri del partner sopra i propri, arrivando a sacrificarsi pur di mantenere la relazione. Spesso accetta situazioni di sofferenza o abuso per paura di essere abbandonato.
– Comportamenti tipici: accontentare sempre l’altro, accettare anche situazioni umilianti o ingiuste, non esprimere i propri bisogni.

➡️2. Il dipendente affettivo controllante:
– Qui il dipendente affettivo cerca di avere il controllo completo sulla relazione e sul partner. Il desiderio di controllo deriva dall’ansia di perdere l’altro, ed è spesso espresso tramite gelosia eccessiva o possessività.
– Comportamenti tipici: monitorare le azioni del partner, esprimere gelosia immotivata, richiedere continue rassicurazioni.

➡️3. Il dipendente affettivo svalutante:
– Questo tipo di dipendente affettivo alterna momenti di forte bisogno emotivo a momenti in cui svaluta e critica il partner. Il meccanismo di svalutazione serve per mascherare una profonda paura dell’abbandono, cercando di mantenere una posizione di potere nella relazione.
– Comportamenti tipici: critiche costanti, svalutazione dell’altro, alternanza tra vicinanza e distanza emotiva.

➡️4. Il dipendente affettivo evitante:
– In questa dinamica, la persona è molto bisognosa di affetto, ma allo stesso tempo teme l’intimità e la vicinanza emotiva. Di conseguenza, entra in relazioni ma si ritira non appena si avvicina troppo o teme di essere ferita.
– Comportamenti tipici: allontanarsi emotivamente quando la relazione diventa troppo seria, sabotare la relazione per evitare un possibile abbandono.

➡️5. Il dipendente affettivo ansioso:
– Questa tipologia è caratterizzata da un’ansia costante di non essere abbastanza amato o di perdere il partner. Il dipendente ansioso ha bisogno di continue rassicurazioni e può diventare molto appiccicoso o bisognoso.
– Comportamenti tipici: richieste continue di attenzione, timore eccessivo di essere lasciato, attaccamento esagerato.

➡️6. Il dipendente affettivo idealizzante:
– Questa persona tende a idealizzare il partner, vedendolo come perfetto e ignorando i suoi difetti. La relazione è percepita come indispensabile per il proprio benessere, e il dipendente affettivo può ignorare segni di incompatibilità o mancanza di reciprocità.
– Comportamenti tipici: cecità verso i difetti dell’altro, dipendenza dall’idea di una “relazione perfetta”, difficoltà a vedere la realtà della relazione.

➡️7. Il dipendente affettivo compulsivo:
– Questa tipologia vive una sorta di “ossessione” verso il partner, cercando costantemente la sua attenzione e approvazione. Spesso il dipendente compulsivo mette la relazione al centro della propria vita, sacrificando altre sfere personali come lavoro, amicizie e hobby.
– Comportamenti tipici: comportamenti ossessivi, monitoraggio continuo, perdita di interesse per altri aspetti della vita.

Queste tipologie non sono mutualmente esclusive, e una persona può mostrare caratteristiche di più di una di esse nel corso della vita o in diverse relazioni. La dipendenza affettiva, in ogni sua forma, può causare sofferenza e impedire lo sviluppo di relazioni sane e paritarie. Per uscirne, spesso è utile intraprendere un percorso di terapia psicologica.

Dottor Roberto Cavaliere Psicoterapeuta. Studio professionale in Milano, Roma e Salerno. Possibilità di effettuare sedute tramite videochiamata.

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L’ OSSESSIONE D’AMORE: SINTOMI, CAUSE E TERAPIE

L’ossessione d’amore è una condizione psicologica in cui una persona sviluppa un attaccamento emotivo eccessivo e malsano nei confronti di un’altra persona. Questa ossessione può manifestarsi in una relazione esistente, in una relazione non corrisposta, o persino nei confronti di qualcuno con cui non si ha un legame reale, come una celebrità o un conoscente. A differenza dell’amore normale, l’ossessione d’amore è caratterizzata da pensieri intrusivi, desideri di controllo e comportamenti che possono diventare pericolosi o dannosi.

✅Sintomi dell’Ossessione d’Amore

I sintomi dell’ossessione d’amore possono includere:

1. Pensieri intrusivi: Pensieri costanti e ricorrenti riguardanti la persona amata, che diventano difficili da controllare o ignorare.

2. Gelosia estrema: Sentimenti intensi di gelosia, anche in assenza di motivi concreti, che possono portare a comportamenti di controllo.

3. Desiderio di possesso: Un forte desiderio di possedere la persona amata, spesso accompagnato dall’incapacità di accettare il rifiuto o la separazione.

4. Comportamenti di controllo: Tentativi di controllare le attività, i movimenti o le relazioni della persona amata, per esempio monitorando il telefono o i social media.

5. Dipendenza emotiva: La persona ossessionata si sente emotivamente dipendente dall’altra, credendo di non poter vivere senza di lei.

6. Stalking o molestie: In alcuni casi, l’ossessione può spingere a comportamenti di stalking, come seguire l’altra persona, inviare messaggi costanti o apparire nei luoghi che frequenta.

7. Isolamento sociale: La persona ossessionata può trascurare altre relazioni e attività per concentrarsi esclusivamente sull’oggetto della sua ossessione.

8. Ansia e depressione: L’incapacità di soddisfare l’ossessione può portare a sentimenti di disperazione, ansia, e depressione.

✅Cause dell’Ossessione d’Amore

L’ossessione d’amore può essere causata da una combinazione di fattori psicologici, emotivi e sociali:

1. Disturbi della personalità: Condizioni come il disturbo borderline di personalità o il disturbo ossessivo-compulsivo possono predisporre a sviluppare ossessioni, inclusa l’ossessione d’amore.

2. Esperienze traumatiche: Traumi emotivi o esperienze di abbandono durante l’infanzia possono portare a una ricerca disperata di amore e approvazione nell’età adulta.

3. Bassa autostima: Una scarsa autostima può portare una persona a cercare la propria validazione esclusivamente attraverso l’amore e l’attenzione di un’altra persona.

4. Attaccamento insicuro: Un modello di attaccamento insicuro sviluppato nell’infanzia può rendere difficile gestire le relazioni adulte in modo sano, contribuendo all’ossessione.

5. Fattori culturali o sociali: Ideali romantici estremi o aspettative irrealistiche sull’amore, spesso alimentati da media e cultura, possono influenzare lo sviluppo di ossessioni amorose.

✅Terapie per l’Ossessione d’Amore

Trattare l’ossessione d’amore richiede un intervento psicologico mirato e, in alcuni casi, anche un supporto farmacologico:

1. Psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT): Questo tipo di terapia aiuta a identificare e modificare i pensieri ossessivi e i comportamenti associati. Aiuta a sviluppare strategie per gestire i sentimenti e i pensieri intrusivi.

2. Terapia focalizzata sul trauma: Se l’ossessione è legata a esperienze traumatiche passate, una terapia focalizzata sul trauma può aiutare a elaborare e superare questi eventi.

3. Terapia di coppia o familiare: Se l’ossessione si manifesta all’interno di una relazione esistente, la terapia di coppia può aiutare entrambe le parti a lavorare su dinamiche più sane.

4. Farmacoterapia: In alcuni casi, soprattutto se l’ossessione d’amore è legata a disturbi d’ansia, depressione o disturbi ossessivo-compulsivi, i farmaci come gli antidepressivi o gli ansiolitici possono essere prescritti per gestire i sintomi.

5. Gruppi di supporto: Partecipare a gruppi di supporto, come quelli per persone con problemi di dipendenza affettiva, può offrire sostegno emotivo e strategie pratiche per affrontare l’ossessione.

6. Tecniche di mindfulness e gestione dello stress: Imparare tecniche di rilassamento e mindfulness può aiutare a ridurre i pensieri ossessivi e migliorare il benessere generale.

✅Conclusione

L’ossessione d’amore è una condizione seria che può avere un impatto devastante sulla vita di chi ne soffre e su quella delle persone coinvolte. Riconoscere i sintomi e cercare un aiuto professionale è fondamentale per affrontare e superare questo problema, promuovendo relazioni più sane e soddisfacenti.

✅Dottor Roberto Cavaliere Psicoterapeuta. Studio professionale in Milano, Roma e Salerno. Possibilità di effettuare sedute tramite videochiamata.

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LA CODIPENDENZA: SINTOMI, CAUSE E TERAPIE

La codipendenza è un termine usato per descrivere un modello di comportamento in cui una persona ha una relazione disfunzionale e un’eccessiva dipendenza emotiva, psicologica o fisica da un’altra persona. Solitamente, la codipendenza si manifesta in relazioni in cui una delle parti ha un problema di salute mentale, dipendenza, o è emotivamente instabile, mentre l’altra persona assume il ruolo di “salvatore” o “caregiver”.

✅Sintomi della Codipendenza

I sintomi della codipendenza possono variare, ma alcuni dei più comuni includono:

1. Bassa autostima: La persona codipendente spesso ha un’autostima bassa e cerca di ottenere approvazione dagli altri per sentirsi valida.

2. Eccessivo bisogno di controllo: La persona può sentirsi responsabile per gli altri e tenta di controllare le loro azioni per evitare il caos o la sofferenza.

3. Difficoltà a dire “no”: Chi è codipendente ha difficoltà a stabilire limiti personali, tende ad accettare troppo e può trascurare i propri bisogni per compiacere gli altri.

4. Paura dell’abbandono: C’è spesso una paura intensa di essere abbandonati o rifiutati, che può portare la persona a sopportare comportamenti inaccettabili pur di mantenere la relazione.

5. Tendenza a sacrificarsi: La persona codipendente può sacrificarsi eccessivamente, mettendo i bisogni degli altri sempre al primo posto.

6. Negazione dei problemi: Può esserci una tendenza a negare o minimizzare i problemi, specialmente quelli legati al partner o alla relazione.

7. Dipendenza emotiva: Il benessere emotivo della persona dipende fortemente dall’approvazione e dall’amore dell’altra persona.

✅Cause della Codipendenza

Le cause della codipendenza possono essere complesse e spesso radicate nell’infanzia o in esperienze passate. Alcuni fattori includono:

1. Dinamiche familiari disfunzionali: Crescere in una famiglia in cui c’è abuso di sostanze, malattie mentali, o un genitore eccessivamente controllante può predisporre alla codipendenza.

2. Abuso o trascuratezza: Esperienze di abuso fisico, emotivo, o trascuratezza possono contribuire allo sviluppo di codipendenza, poiché la persona impara a sopravvivere prendendosi cura degli altri o cercando di evitare il conflitto.

3. Mancanza di confini: Un’educazione in cui i confini personali non sono stati rispettati o insegnati può portare a difficoltà nel definire e mantenere limiti nelle relazioni adulte.

4. Traumi relazionali: Esperienze traumatiche in relazioni precedenti possono rinforzare comportamenti codipendenti, soprattutto se c’è stato un modello di attaccamento insicuro.

✅Terapie per la Codipendenza

Il trattamento della codipendenza spesso richiede un approccio multidisciplinare e può includere:

1. Psicoterapia individuale: La terapia cognitivo-comportamentale (CBT), la terapia focalizzata sul trauma, o la terapia dialettico-comportamentale (DBT) possono essere utili per esplorare e modificare i modelli di pensiero e comportamento codipendenti.

2. Gruppi di supporto: Gruppi come i Co-Dependents Anonymous (CoDA) offrono supporto e condivisione con altre persone che affrontano problemi simili. Questi gruppi seguono spesso un programma di 12 passi, simile a quello degli Alcolisti Anonimi.

3. Terapia familiare o di coppia: Se la codipendenza è radicata in dinamiche familiari o di coppia, la terapia congiunta può aiutare a cambiare le dinamiche relazionali e migliorare la comunicazione.

4. Educazione e consapevolezza: Imparare a riconoscere e comprendere i propri comportamenti codipendenti è un primo passo importante. Libri, workshop e corsi possono essere risorse utili.

5. Sviluppo di nuove abilità: Lavorare su autostima, assertività e capacità di impostare limiti sani è essenziale per superare la codipendenza. La pratica di tecniche di gestione dello stress e della mindfulness può anche aiutare.

✅Conclusione

La codipendenza è una condizione complessa che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita e sulle relazioni. Tuttavia, con la giusta combinazione di terapia, supporto e auto-consapevolezza, è possibile recuperare e costruire relazioni più sane e appaganti.

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L’ AMORE NON CORRISPOSTO : Perché si ama chi non ci ama ?

Amare qualcuno che non corrisponde è un’esperienza complessa e dolorosa, e ci sono diverse ragioni psicologiche ed emotive che possono spiegare questo fenomeno:

✅1. Proiezione dei desideri: Spesso ci innamoriamo dell’immagine ideale che abbiamo creato di una persona, piuttosto che della persona reale. Proiettiamo su di loro i nostri desideri, speranze e aspettative, e questo ci lega emotivamente, anche se non c’è reciprocità.

✅2. Sfida e autostima: L’idea di conquistare qualcuno che non ci ama può essere vista come una sfida. Il successo potrebbe essere percepito come una conferma del proprio valore. Tuttavia, il fallimento può portare a un abbassamento dell’autostima, creando un ciclo di attrazione e frustrazione.

✅3. Bisogno di convalida: A volte, l’amore non corrisposto può essere legato a un bisogno di approvazione e convalida. Si desidera l’amore di qualcuno per sentirsi degni e apprezzati, specialmente se quella persona è percepita come “speciale” o “difficile da raggiungere”.

✅4. Paura dell’intimità: In alcuni casi, le persone possono inconsciamente cercare relazioni non corrisposte perché temono l’intimità reale. Amare qualcuno che non ricambia permette di evitare una vera relazione, con tutte le vulnerabilità e i rischi che essa comporta.

✅5. Ricerca di un modello familiare: Talvolta si è attratti da situazioni che replicano dinamiche vissute nell’infanzia o in relazioni passate, anche se sono dolorose. Questo può essere legato a un desiderio inconscio di risolvere questioni irrisolte.

In sintesi, l’amore non corrisposto è un mix di speranza, idealizzazione, e talvolta meccanismi di difesa. Comprendere le proprie motivazioni e bisogni può essere un passo importante per affrontare e superare questo tipo di situazioni.

Dottor Roberto Cavaliere Psicoterapeuta. Studio professionale in Milano, Roma e Salerno. Possibilità di effettuare sedute tramite videochiamata.

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BREADCRUMBING: BRICIOLE NELLE RELAZIONI

Il “breadcrumbing” nelle relazioni si riferisce a un comportamento in cui una persona dà segnali intermittenti di interesse romantico o affetto senza avere intenzione di impegnarsi seriamente. Questo termine deriva dall’idea di lasciare briciole di pane (breadcrumbs) per mantenere l’altra persona coinvolta e interessata, ma senza mai fornire una vera e propria relazione.

✅Sintomi del Breadcrumbing

1. **Comunicazione Intermittente**:
– Messaggi occasionali o contatti sporadici che mantengono l’interesse vivo ma non portano a una connessione significativa.

2. **Incoerenza nei Comportamenti**:
– Alternanza tra momenti di attenzione intensa e periodi di silenzio o indifferenza.

3. **Ambiguità e Mancanza di Chiarezza**:
– Evitare di definire la relazione o di discutere piani futuri, mantenendo la situazione vaga.

4. **Promesse Non Mantenute**:
– Fare promesse o accennare a piani futuri che non vengono mai concretizzati.

5. **Evita il Confronto**:
– Scomparire o cambiare argomento quando si cerca di discutere seriamente la relazione.

✅Cause del Breadcrumbing

1. **Paura dell’Impegno**:
– Paura di una relazione seria o di legami emotivi profondi.

2. **Narcisismo**:
– Bisogno di attenzione e ammirazione senza la volontà di dare qualcosa in cambio.

3. **Insicurezza**:
– Bassa autostima o paura di essere rifiutati, che porta a mantenere più opzioni aperte senza impegnarsi completamente.

4. **Manipolazione**:
– Uso consapevole del breadcrumbing per mantenere il controllo e l’influenza sull’altra persona.

5. **Immaturità Emotiva**:
– Mancanza di maturità e comprensione delle dinamiche delle relazioni sane.

✅Terapie e Strategie di Affrontamento

➡️ Per la Persona Che Subisce il Breadcrumbing

1. **Autoconsapevolezza e Autostima**:
– Lavorare sulla propria autostima e capire che si merita una relazione sana e rispettosa.

2. **Stabilire Confini**:
– Essere chiari su ciò che si desidera in una relazione e non accettare comportamenti che non soddisfano questi standard.

3. **Comunicazione Diretta**:
– Affrontare direttamente la persona e chiedere chiarezza sulla natura della relazione.

4. **Allontanarsi**:
– Se il comportamento continua, considerare la possibilità di allontanarsi dalla relazione per proteggere il proprio benessere emotivo.

5. **Supporto Esterno**:
– Parlare con amici, familiari o un terapeuta per ottenere supporto e prospettive esterne.

➡️Per la Persona Che Pratica il Breadcrumbing

1. **Riconoscimento del Comportamento**:
– Essere consapevoli del proprio comportamento e delle sue conseguenze sugli altri.

2. **Lavoro su Se Stessi**:
– Esplorare le proprie paure e insicurezze con l’aiuto di un terapeuta per capire le radici del comportamento.

3. **Imparare a Comunicazione Effettiva**:
– Sviluppare abilità di comunicazione più dirette e rispettose.

4. **Impegno e Onestà**:
– Essere chiari sulle proprie intenzioni e non mantenere relazioni che non si desidera realmente.

5. **Terapia Individuale o di Coppia**:
– Considerare la terapia per affrontare problemi di impegno, insicurezza o narcisismo.

✅Conclusione

Il breadcrumbing è un comportamento dannoso che può causare confusione e dolore emotivo. Riconoscere i segni e capire le cause di questo comportamento è il primo passo per affrontarlo. Sia le vittime che coloro che praticano il breadcrumbing possono trarre beneficio dalla terapia e dal lavoro su se stessi per sviluppare relazioni più sane e rispettose.

Roberto Cavaliere Psicoterapeuta                        Per info e contatti 3208573502 dotcavaliere@gmail.com

LIMERENCE E ULTRA ATTACCAMENTO

“LIMERENCE” e “ULTRA ATTACCAMENTO”
sono termini che descrivono forme intense di attaccamento emotivo che possono avere un impatto significativo sulla vita di una persona. Vediamo cosa significano ciascuno di questi termini e quali sono le loro caratteristiche principali.

✅LIMERENCE

**Definizione**:
Limerence è un termine coniato dalla psicologa Dorothy Tennov nel 1979 nel suo libro “Love and Limerence: The Experience of Being in Love”. Si riferisce a uno stato emotivo intenso e ossessivo in cui una persona prova un forte desiderio romantico per un’altra persona.

**Caratteristiche**:
1. **Pensieri Intrusivi**:
– Pensieri persistenti e ossessivi sulla persona amata (l’oggetto della limerence), spesso senza un controllo volontario.

2. **Idealizzazione**:
– L’oggetto della limerence è spesso idealizzato e visto come perfetto o quasi perfetto.

3. **Forti Desideri**:
– Desiderio intenso di reciprocità, cioè che l’oggetto della limerence ricambi i sentimenti.

4. **Fluttuazioni dell’Umore**:
– L’umore della persona può oscillare drasticamente in base alla percezione dei segnali di reciprocità dall’oggetto della limerence.

5. **Ansia e Euforia**:
– Sensazioni di euforia in risposta a segnali positivi e ansia o disperazione in risposta a segnali negativi o all’assenza di segnali.

6. **Durata**:
– La limerence può durare da pochi mesi a diversi anni, fino a quando la persona non riesce a superare l’ossessione o la relazione non evolve.

**Impatto**:
– Può interferire con la vita quotidiana, il lavoro, le relazioni sociali e il benessere mentale a causa dell’intensità delle emozioni e delle preoccupazioni.

✅ ULTRA ATTACCAMENTO

**Definizione**:
L’ultra attaccamento si riferisce a una forma di attaccamento emotivo eccessivamente forte e spesso patologico verso un’altra persona. Può manifestarsi in varie forme, incluse dipendenza emotiva e relazioni codependenti.

**Caratteristiche**:
1. **Dipendenza Emotiva**:
– Un bisogno costante di rassicurazione e supporto emotivo dalla persona a cui si è attaccati.

2. **Paura dell’Abbandono**:
– Timore intenso di essere abbandonati o rifiutati, che può portare a comportamenti possessivi o controllanti.

3. **Perdita di Identità**:
– La propria identità e il proprio valore sono fortemente legati alla relazione con l’altra persona, spesso trascurando i propri bisogni e desideri.

4. **Comportamenti Ossessivi**:
– Controllo costante delle attività dell’altra persona, gelosia eccessiva, e tentativi di mantenere il controllo sulla relazione.

5. **Bassa Autostima**:
– Sensazione di insicurezza e bassa autostima che alimenta la dipendenza emotiva e il bisogno di conferme continue.

6. **Ciclo di Dipendenza e Conflitto**:
– Relazioni caratterizzate da un ciclo di intensa vicinanza emotiva seguita da conflitti e ansia.

**Impatto**:
– Può portare a relazioni disfunzionali, insoddisfazione personale, e difficoltà nel mantenere l’indipendenza e l’autonomia emotiva.

✅Confronto tra Limerence e Ultra Attaccamento

**Similarità**:
– Entrambi comportano un attaccamento emotivo intenso che può influenzare negativamente il benessere mentale e la qualità della vita.
– Possono portare a comportamenti ossessivi e dipendenti.

**Differenze**:
– **Limerence**: Tende a essere più focalizzata sull’idealizzazione e sul desiderio di reciprocità romantica, con fluttuazioni emotive legate ai segnali ricevuti dall’oggetto della limerence.
– **Ultra Attaccamento**: Coinvolge una dipendenza emotiva più generale e una paura dell’abbandono, spesso radicata in insicurezze personali e bassa autostima, con comportamenti controllanti e possessivi.

✅Conclusione
Sia la limerence che l’ultra attaccamento sono stati emotivi che possono avere un impatto significativo sulla vita di una persona. È importante riconoscerne i segnali e cercare supporto psicologico se questi stati influenzano negativamente la salute mentale e le relazioni. La terapia può aiutare a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé, migliorare l’autostima e imparare a gestire le emozioni in modo sano e costruttivo.

Roberto Cavaliere Psicoterapeuta

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NON POSSO VIVERE CON TE, NE SENZA DI TE

Il grande poeta romano Ovidio in questi versi che riporto di seguito ben descrive uno dei più frequenti tormenti d’amore il
💔NON POSSO VIVERE CON TE, NE SENZA DI TE💔
Spesso capita nelle relazioni di trovarsi in situazioni in cui se si sta insieme all’altro si sta male per tutta una serie di problematiche individuali o di coppia ma allo stesso tempo se si prova a separarsi si sta ancora più male ed il dolore, la mancanza, l’assenza dell’altro conduce a ritornare a stare insieme.
Ed inizia un andare via ed un ritornare senza fine, logorante e che ad ogni giro lega sempre di più.
La via d’uscita esiste ed è cambiare l’affermazione in ❤️POSSO VIVERE CON TE E SENZA DI TE❤️
Per cambiare l’affermazione serve capire il perché di tale dissidio, quali sono le cause profonde, quali comportamenti sani attuare.
Solo un percorso terapeutico profondo e mirato può aiutare in tal senso.
➡️ Roberto Cavaliere Psicoterapeuta

✅”Lottano tra loro e tirano il mio debole cuore in opposte direzioni l’amore e l’odio ma (penso) vince l’amore.
Ti odierò se potro; altrimenti, ti amerò controvoglia:
anche il toro non ama il giogo che porta, eppure porta il giogo che odia.
Fuggo dalla tua infedeltà, ma mi riporta indietro la tua bellezza; detesto la tua condotta colpevole,ma amo il tuo corpo.
Così non riesco a vivere nè con te nè senza di te,
e mi sembra di non sapere che cosa voglio davvero.
Vorrei che tu fossi meno bella o meno impudica:
una bellezza così incantevole non si accorda con costumi corrotti.
Le tue azioni meritano l’odio, il tuo bel viso induce all’amore:
o me infelice, esso è più potente delle tue colpe!
Rispàrmiami, te ne prego, per i diritti del letto che ci unisce, in nome di tutti gli dèi, che spesso si lasciano ingannare da te, in nome della tua bellezza, che per me ha potere divino, in nome dei tuoi occhi, che hanno conquistato i miei!
Comunque ti comporterai, sarai sempre mia; tu scegli soltanto se vuoi che io ti ami perché anch’io lo desidero, oppure perché vi sono costretto!
Piuttosto alzerei le vele e mi affiderei al soffio dei venti e vorrei una donna che, s’io non volessi, mi costringesse ad amarla.
Publius Ovidius Naso – Amores – 3.11 b

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa). Possibilità anche di effettuare consulenze telefoniche o tramite videochiamata

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

LA CARENZA DA NUTRIMENTO NARCISISTICO

La Personalità Narcisistica ha costante bisogno del NUTRIMENTO NARCISISTICO come si potrebbe avere bisogno di acqua e cibo.
Questo tipo di personalità si nutre costantemente, dai suoi partner, di adorazione, ammirazione, approvazione, attenzione e altre forme di nutrimento del proprio io narcisistico.
Quando questo nutrimento viene a mancare o è insufficiente, si instaura una sorte di profondo malessere da carenza narcisistica.
Tale personalità narcisista può diventare depressa,
subire disturbi del sonno come insonnia o ipersonnia, disturbi dell’ alimentazione quali mancanza di appetito o abbuffate.
È spesso disforico (triste ed irritabile) e anedonico (non trova piacere in nulla, compresi i suoi precedenti passatempi, hobby e interessi). È soggetto a violenti sbalzi d’umore (principalmente attacchi di rabbia) e tutti i suoi (visibili e dolorosi) sforzi di autocontrollo falliscono.
Potrebbe ricorrere a dipendenze alternative: alcol, droghe, guida spericolata, shopping sfrenato.
Riconoscere la carenza da nutrimento narcisistico aiuta a comprendere come il partner chiede solo di essere ” nutrito” nella modalità che lui richiede che è assolutamente malsana e sottrae a sua volta nutrimento sano affettivo a chi si presta a concedere e a colludere in tal senso.

Dott. Roberto Cavaliere

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Chi soffre di Dipendenza Affettiva sta bene solo con chi non Ama

Questo concetto è ben sintetizzato in questa poesia che descrive bene il vissuto opposto rispetto a quello provato nei confronti della persona da cui si dipende affettivamente. Paradossalmente chi soffre di Dipendenza Affettiva riesce a trovare serenità, come in una relazione sana, solo se si lega ad una persona verso cui non prova passione. Sottolineo passione e non amore perché è la dimensione passionale la modalità principale con cui vive la relazione chi è dipendente.

La poesia fornisce un importante spunto di riflessione da sviluppare individualmente o all’interno di una psicoterapia sulla Dipendenza Affettiva come obiettivo terapeutico
Roberto Cavaliere Psicoterapeuta

Devo molto a quelli che non amo.

Il sollievo con cui accetto
che siano più vicini a un altro.

La gioia di non essere io
il lupo dei loro agnelli.

Mi sento in pace con loro
e in libertà con loro,
e questo l’amore non può darlo,
né riesce a toglierlo.

Non li aspetto
dalla porta alla finestra.
Paziente quasi come una meridiana,
capisco ciò che l’amore non capisce,
perdono ciò che l’amore mai perdonerebbe.

Da un incontro a una lettera
passa non un’eternità,
ma solo qualche giorno o settimana.

I viaggi con loro vanno sempre bene,
i concerti sono ascoltati fino in fondo, le cattedrali visitate, i paesaggi nitidi.

E quando ci separano
sette monti e fiumi,
sono monti e fiumi
che trovi su ogni atlante.

È merito loro
se vivo in tre dimensioni,
in uno spazio non lirico e non retorico, con un orizzonte vero, perché mobile.

Loro stessi non sanno
quanto portano nelle mani vuote.

«Non devo loro nulla» –
direbbe l’amore sulla questione aperta.

Wisława Szymborska

Dottor Roberto Cavaliere Psicologo e Psicoterapeuta con studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

Possibilità di effettuare sedute anche tramite video chiamata.

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