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IL PARTNER MANIPOLATORE

La figura del partner manipolatore è ricorrente nelle situazioni di dipendenza affettiva. Tale figura, generalmente, è la persona con cui lega il dipendente affettivo ma, spesso, anche quest’ultimo è manipolatore.

Passiamo a vedere quali sono le caratteristiche del partner manipolatore:

  1. • Tende a sminuire l’altro come persona
  2. • Cerca di sminuire i suoi successi
  3. • Spesso umilia l’altro in pubblico
  4. • Contraddice in continuazione
  5. • Tende a criticare l’aspetto fisico del partner
  6. • Tende a criticare il suo abbigliamento
  7. • In una discussione fa di tutto perché si accetti la sua opinione
  8. • Racconta spesso bugie
  9. • Recita spesso la parte della vittima
  10. • Adula per ottenere ciò che vuole
  11. • Usa nei confronti del partner l’arma della colpevolizzazione
  12. • Tende a delegittimare il partner nel ruolo genitoriale
  13. • Manipola la realtà a suo favore
  14. • Spesso è aggressivo verbalmente (insulti, parolacce, minacce)
  15. • Spesso è’ aggressivo nei comportamenti
  16. • È eccessivamente protettivo
  17. • Controlla ogni azione del partner
  18. • È geloso senza motivo
  19. • Porta la sua gelosia all’estremo
  20. • Cerca di allontanare il partner dalle sue amicizie e parentele
  21. • Cerca di limitare i movimenti esterni del partner
  22. • Boicotta gli interessi personali del partner
  23. • Vuole coinvolgere l’altro nei suoi interessi personali
  24. • Tende a controllare le finanze personali del partner e quelle di coppia
  25. • Tende ad attuare una coercizione sessuale nei confronti del partner (rapporti intimi non desiderati)
  26. • Pressa ad effettuare pratiche sessuali che il partner non approva

 

Tale elenco di caratteristiche del partner manipolatore è lungi dall’essere esaustivo e potrebbe essere completato con caratteristiche specifiche di ogni individuo e/o coppia.

Inoltre il partner manipolatore presenta, generalmente, tali situazioni specifiche del suo passato affettivo e relazionale: –

  1. • E’ stato vittima d’abusi di qualsiasi tipo nell’infanzia
  2. • Ha subito abusi in età adulta
  3. • La relazione tra i suoi genitori era simile a quella che tende ad instaurare col proprio partner
  4. • Ha abusato e/o abusa di alcool, droghe e quant’altro
  5. • Ha un temperamento aggressivo.

In presenza di un partner manipolatore s’innesta nella coppia un meccanismo di reciproco cambiamento. Il partner manipolatore attraverso le sue modalità vuole indurre un cambiamento nell’altro partner. Quest’ultimo, spesso ignaro di tale manipolazione, spera che il partner manipolatore col tempo cambi modalità di relazionarsi. In tale ‘attesa’ subentra un meccanismo d’assefuazione tipico delle relazioni manipolative, per cui in virtù di tale meccanismo si finisce col cambiare.

Roberto Cavaliere

TEST SUL MANIPOLATORE AFFETTIVO

COME RICONOSCERE UN NARCISISTA PATOLOGICO O MANIPOLATORE AFFETTIVO ?
SE ALMENO 14 PUNTI CORRISPONDONO, SIAMO IN PRESENZA DI UN MANIPOLATORE AFFETTIVO OVVERO NARCISISTA PATOLOGICO
1. Colpevolizza gli altri, nel nome del legame familiare, dell’amicizia, dell’amore, della coscienza professionale ecc.
2. Sa atteggiarsi da vittima affinché venga compatito (malattie esagerate, persone che gli stanno intorno »difficili », sovrappiù di lavoro ecc)
3. Può essere invidioso pur essendo un parente o un coniuge
4.Scarica la sua responsabilità sugli altri o si dimette dalle proprie responsabilità
5. Ignora le richieste (anche se dice di occuparsene)
6. Non sopporta le critiche e nega l’evidenza
7.Non comunica chiaramente le sue richieste, i suoi bisogni, i suoi sentimenti e le sue opinioni
8.Utilizza i principi morali degli altri per asservire ai suoi bisogni (nozione d’umanità, di carità, razzismo, « buona » o « cattiva » madre ecc)
9. Non tiene conto dei diritti, dei bisogni e dei desideri degli altri
10.Risponde molto spesso in modo vago
11.Minaccia in modo mascherato o ricatta apertamente
12. Utilizza molto spesso l’ultimo momento per chiedere, ordinare o fare agire gli altri
13. Cambia le sue opinioni, i suoi comportamenti, i suoi sentimenti a secondo delle persone e delle situazioni
14. Cambia totalmente discorso durante una conversazione
15.Il suo discorso pare logico o coerente mentre le sue attitudini, le sue azioni o il suo modo di vivere rispondono allo schema opposto
16. Invoca motivi logici per mascherare le sue richieste
17. Evita o sfugge da un dialogo, o da una riunione
18.Adopera l’adulazione per piacerci, fa regali o diventa improvvisamente premuroso nei nostri confronti
19.Fa credere agli altri che devono essere perfetti, che devono sapere tutto e rispondere immediatamente alle richieste e alle domande.
20. Punta sull’ignoranza degli altri e fa credere di essere superiore
21. Produce uno stato di malessere o un sentimento di mancanza di libertà (trappola)
22. Mette in dubbio le qualità, la competenza, la personalità degli altri ; critica senza sembrare, svalorizza e giudica
23. Mente
24. E’ perfettamente efficace per raggiungere i propri scopi ma al detrimento degli altri
25. Trasmette i suoi messaggi per mezzo degli altri, o par suoi intermediari (telefono invece di faccia a faccia, lascia note scritte)
26. Predica il falso per sapere il vero, deforma, interpreta
27. Ci fa compiere delle cose che altrimenti non avremmo fatte di buon grado
28. Semina la zizzania e crea sospetto, divide per meglio regnare e può provocare la rottura di una coppia
29. E’ egocentrico
30. E’ costantemente l’oggetto di discussioni tra gente che lo conosce anche se non è presente


traduzione a cura di Marylise Veillon
Fonte: http://violence.morale.over-blog.com/article-1-test-pour-de

RELAZIONE CON UN BORDERLINE

Il disturbo bordeline di personalità è secondo il DSM IV un disturbo di personalità, cioè un disagio che investe le aree più importanti della vita di una persona, essendo insito nella personalità del paziente. E’ un disturbo molto diffuso, circa il 3% della popolazione ne soffre, con prevalenza nel sesso femminile e si sviluppa generalmente nell’infanzia o in adolescenza con un decorso solitamente cronico.
E’ soprattutto la la dimensione affettivo relazionale di chi ne è affetto ad esserne investita. Infatti i bordeline non riescono a stabilire rapporti affettivi profondi e stabili nel tempo, a causa di una mancanza d’identità che li spinge a creare rapporti problematici e distruttivi, soprattutto per chi entra in contatto con loro.
Nel soggetto bordeline l’immagine di sè varia rapidamente, con continui e repentini cambiamenti dei loro valori, delle aspirazioni, degli obiettivi che si pongono. I progetti di lavoro, i partners e gli amici che scelgono, persino la loro identità sessuale possono essere diversi nel corso della stessa giornata. Il loro tratto distintivo è l’impulsività: spendono molto, cambiano spesso partner sessuale, di frequente abusano di sostanze stupefacenti, giocano d’azzardo, guidano in maniera spericolata, ingeriscono grandi quantità di cibo, manifestano una rabbia intensa e immotivata che li spinge a coinvolgersi in litigi di vario tipo. Il tutto per colmare un’enorme voragine, un sentimento di vuoto senza tregua a cui non riescono a dare un senso. Fra gli atti estremi si può essere anche il suicidio.
A questo disturbo si associano spesso problematiche di ansia, instabilità dell’umore che va dal depresso al maniacale, timori ipocondriaci e, in situazioni di particolare stress emotivo. Possono essere presenti anche sintomi psicotici transitori, quali deliri paranoidi o idee bizzarre e inusuali.
Ma come già detto è soprattutto l’aspetto relazionale a risentirne maggiormente di tale disturbo. Chi stabilisce una relazione intima con un borderline, sia esso un amico, un partner o un genitore, vengono trascinati in un vortice di emozioni contrastanti che oscillano tra la rabbia e il senso di colpa, in un continuo circolo vizioso difficile da chiudere.
Da premettere che il borderline non si rende conto delle sue modalità inaccettabili e del male che sta facendo alla persona cara. Quasi sempre, non è consapevole di avere un problema.
Un borderline sceglie solitamente le persone a cui legarsi tra quelle più fragili, o molto legate a loro da vincoli di affetto (la madre, una persona che li ama); quindi li attira a sè: può sedurli mostrandosi molto amorevole, dimostrando sentimenti esagerati che non prova, drammatizza eventi e aspetti della sua vita al fine di manipolare chi gli si avvicina, cambia repentinamente umore e opinioni.
Quando un’altra persona si lega a lui, il borderline lo idealizza e lo fa sentire l’essere più importante del mondo; contemporaneamente gli fa il vuoto intorno, allontanando tutte le persone significative per l’altro in modo da tenerlo solo per lui, anche con la menzogna e l’inganno. Già nei primi incontri il borderline fa al partner richieste assurde: gli chiede di trascorrere molto tempo insieme, di fare cose e progetti destinate a coppie di lunga data. E l’altro, inizialmente gratificato dall’adorazione che riceve dal borderline, cade nella rete. Quando poi comincia a vedere le prime incongruenze e si ribella, incontra la protesta del borderline che continuando a manipolarlo lo fa sentire talmente in colpa da spingere l’altro a tornare sui suoi passi e a biasmarsi. Dall’idealizzazione il borderline passa alla svalutazione più estrema: la minima disattenzione del partner spinge il paziente ad accusare l’altro di trascurarlo, di non essere abbastanza presente, di averlo abbandonato. Così per il partner del borderline, s’instaura un’altalena di sentimenti che lo fa dondolare tra la rabbia e il senso di colpa, sempre più isolato dagli altri e incapace di uscire dalla trappola: è la co-dipendenza.
Il borderline farebbe di tutto per evitare l’abbandono, perchè sente che non può tenersi in piedi senza una persona cara che si prenda cura di lui. Sono gli altri a dare senso alla sua vita. Se il partner di un borderline paventa una separazione anche breve il borderline manifesta un’angoscia devastante o un furore disperato, fino a minacciare o a mettere in atto comportamenti eteroaggressivi o autoaggressivi come farsi del male in vario modo o tentativi di suicidio. Vivere sereni con un borderline è pressochè impossibile: il partner dovrebbe essere a disposizione sempre, non criticarlo mai e sottostare a regole rigide e inaccettabili. In poche parole dovrebbe imparare a “camminare sulle uova”. Manifestano infatti scarsa empatia, non considerando che l’altro può avere come loro dei bisogni o dei problemi.
E’ possibile uscire da tale relazione malata solo prendendo consapevolezza da parte sia del bordeline che di chi lo subisce che nella loro relazione è presente un ‘terzo’ che è la patologia descritta. Dopo tale consapevolezza è possibile intraprendere una terapia individuale e/o di coppia.
Dott. Roberto Cavaliere 

30 INDIZI PER RICONOSCERE CHI E’ ‘TOSSICO’ IN AMORE

Il meccanismo che attuano personalità narcisitiche o manipolatrici è ciclico e sempre uguale: prima c’è l’idealizzazione, poi si viene messi in discussione con la sottile arma della svalutazione e infine si viene scartati, ovvero abbandonati. Non hanno sensi di colpa, non provano rimorso e soprattutto non cambieranno mai. Dunque, chi gli/le sta accanto non può sperare di salvare la relazione, ma solo di uscirne e proteggersi.

Individuarli non è facile quando si è dentro la storia, ma ci si può liberare da questo tipo di relazioni malsane e patologiche. Una guida efficace per uscire da queste forme di dipendenze affettive è il best seller “Questo amore fa male. Come salvarsi dalle relazioni distruttive e tornare a vivere” di Jackson MacKenzie, Giunti Editore (14,50 euro). Il primo passo da fare è riconoscerli: ecco 30 segnali tratti dal libro, che vi permettono di capire se avete dato il vostro cuore a un individuo “tossico”.

1. Il gaslighting (una forma di violenza psicologica nella quale si presentano alla vittima false informazioni per indurla a dubitare della propria memoria e percezione) e il crazy-making (il ricorso a giochetti psicologici per confondere e destabilizzare la vittima, indebolendola sempre di più). L’individuo tossico ha la faccia tosta di negare il proprio comportamento manipolatore e di ignorare le prove anche quando le ha sotto il naso. Se tentate di smentire le sue menzogne con i fatti, vi critica e non vi prende in considerazione. Anziché esaminare le proprie condotte riprovevoli, incolpa voi accusandovi di essere pazzi e ipersensibili.

2. Non riesce a mettersi nei vostri panni o, se è per questo, in quelli di nessun altro. Tentate disperatamente di spiegargli come si sentirebbe se lo trattaste nello stesso modo, e si limita a fissarvi con sguardo vacuo. A poco a poco smettete di manifestargli i vostri sentimenti perché di solito reagisce con il silenzio o l’irritazione.

3. Ipocrisia all’ennesima potenza. “Fa’ quello che dico, non fare quello che faccio”. Questi soggetti hanno enormi pretese di fedeltà, rispetto e adorazione, ma dopo la fase di idealizzazione non ricambiano questi sentimenti, e prendono a tradire, mentire, criticare e manipolare. Voi invece dovete continuare a essere perfetti, altrimenti verrete giudicati instabili e rimpiazzati in men che non si dica.

4. Menzogne e giustificazioni patologiche. C’è sempre una giustificazione per ogni cosa, anche per quelle che non avrebbero bisogno di essere giustificate. Il soggetto tossico inventa bugie più rapidamente di quanto voi riusciate a mettere in dubbio le sue parole. Dà sempre la colpa agli altri, senza mai assumersi alcuna responsabilità. Dedica più tempo a razionalizzare il proprio comportamento che a correggerlo. Non mostra un briciolo di rimorso o imbarazzo nemmeno quando viene sbugiardato. Spesso sembra quasi che voglia essere colto in flagrante.

5. Lo psicopatico si sofferma sui vostri errori e ignora i propri. Se arriva in ritardo di due ore, non dimenticate che l’avete fatto aspettare cinque minuti al primo appuntamento. Se sottolineate il suo comportamento sbagliato, non esita a rinfacciarvi i vostri sbagli, per quanto lievi. Potreste sviluppare una tendenza al perfezionismo, consapevoli che il minimo errore verrà usato contro di voi.

6. Vi ritrovate a spiegare i fondamenti del rispetto umano a un uomo o a una donna adulti. Le persone normali capiscono concetti basilari come la sincerità e la gentilezza. Gli psicopatici appaiono spesso infantili e innocenti, ma non lasciatevi ingannare da questa maschera. Non dovrebbe essere necessario spiegare a un adulto gli effetti delle sue azioni sullo stato d’animo altrui.

7. Egoismo e una divorante sete di attenzione. Il soggetto tossico vi prosciuga le energie e vi rovina la vita. La sua fame di adorazione è insaziabile. In un primo momento vi illudete di essere gli unici in grado di renderlo felice, ma poi avete la sensazione che chiunque possa svolgere questo ruolo. La verità, tuttavia, è che nessuno riesce a riempire il vuoto nell’anima dello psicopatico.

8. Vi accusa di provare emozioni che ha provocato a bella posta. Vi definisce gelosi dopo aver flirtato sfacciatamente con l’ex, spesso sui social network, sotto gli occhi di tutti. Vi giudica asfissianti dopo avervi ignorato volutamente per giorni di fila. Usa le vostre reazioni costruite ad arte per ottenere la comprensione di altre vittime, cercando di dimostrare che siete diventati “isterici”. Con molta probabilità, un tempo vi consideravate persone molto accomodanti, ma l’incontro con lo psicopatico vi fa cambiare (temporaneamente) idea su voi stessi.

9. Vi ritrovate a fare i detective. Durante le relazioni precedenti non vi è mai successo, ma d’un tratto iniziate a indagare sulla persona in cui prima avevate cieca fiducia. Se ha una pagina Facebook, esaminate i post e gli album degli anni passati. Poi fate lo stesso con i suoi ex. Cercate risposte a una sensazione che non sapete come spiegare.

10. Siete gli unici a vedere la sua vera natura. Qualunque cosa faccia, sembra sempre che abbia un fan club pronto ad acclamarlo. Lo psicopatico sfrutta queste persone per ottenere soldi, risorse e attenzione, ma loro non se ne accorgono perché li distrae strategicamente con elogi vuoti. Le sue amicizie superficiali durano molto più a lungo delle sue relazioni.

11. Temete che ogni litigio possa essere l’ultimo. Le coppie normali discutono per risolvere i problemi, ma lo psicopatico ci tiene a precisare che le conversazioni negative mettono in pericolo la relazione, soprattutto se riguardano il suo comportamento. Il più delle volte i vostri tentativi di migliorare la comunicazione verranno puniti con il silenzio. Vi affrettate a chiedere scusa e a perdonare per evitare che il partner perda interesse nei vostri confronti.

12. L’individuo tossico erode pian piano i vostri limiti. Vi critica con atteggiamento beffardo e condiscendente. Fa un sorrisetto di scherno quando cercate di esprimervi. Le frecciatine diventano il principale strumento di comunicazione all’interno del rapporto. Lo psicopatico sminuisce ingegnosamente la vostra intelligenza e le vostre capacità. Se protestate, vi definisce ipersensibili e squilibrati. Forse cominciate a sentirvi turbati e rancorosi, ma imparate a reprimere questi sentimenti per il quieto vivere.

13. Il soggetto tossico vi nega qualunque attenzione e sgretola la vostra autostima. Dopo avervi riempiti di premure e complimenti, di punto in bianco sembra annoiarsi. Si chiude nel silenzio e si irrita quando vi mostrate interessati a continuare la relazione appassionata che lui o lei ha voluto creare. Iniziate a sentirvi di peso.

14. Pretende che gli leggiate nel pensiero. Non si fa vivo per diversi giorni, ma è colpa vostra se non siete al corrente dei progetti di cui non vi ha mai informati. Come se non bastasse, trova sempre una giustificazione che gli permette di calarsi nel ruolo della vittima. Prende decisioni importanti sulla relazione e le comunica a tutti tranne che a voi.

15. In sua presenza siete sempre tesi come corde di violino, ma volete piacergli a ogni costo. Perdonate quasi tutti i suoi comportamenti riprovevoli giudicandoli accidentali o trascurabili, perché siete costantemente in competizione con altri per la sua attenzione e i suoi elogi. Quando vi allontanate, non fa una piega, passando con disinvoltura alla successiva fonte di energia.

16. Un’incredibile quantità di “svitati” nel suo passato. Probabilmente un ex o un amico che non è tornato dallo psicopatico strisciando verrà etichettato come geloso, bipolare, alcolista o con altri epiteti ingiuriosi. Non illudetevi: il soggetto tossico parlerà di voi nello stesso modo con la preda successiva.

17. Scatena gelosie e rivalità nascondendosi dietro una maschera di candore. All’inizio concentra tutte le sue attenzioni su di voi, ma poi vi sconcerta facendo marcia indietro e dedicandosi ad altre persone. I suoi atteggiamenti vi spingono a dubitare costantemente del suo amore. Se usa i social network, stuzzica gli ex – prima tanto criticati – con vecchie canzoni, fotografie e battute private. Osserva le attività informatiche della “concorrenza” e ignora le vostre.

18. Idealizzazione, love-bombing (manifestazione deliberata di affetto e di attenzione, esercitata da un individuo per ottenere un’influenza sulla vittima) e lusinghe. Lo psicopatico comincia a bruciare le tappe non appena vi conoscete. Elenca le cose che avete in comune e vi ripete che siete la sua anima gemella. Come un camaleonte, copia i vostri sogni, speranze e insicurezze per instaurare subito un legame basato sulla fiducia e sull’entusiasmo. Vi cerca sempre per primo e sembra affascinato da ogni vostra sfaccettatura. Se avete una pagina Facebook, la riempie di poesie, canzoni, complimenti e battute intime.

19. Vi mette a confronto con ogni altra persona della sua vita: ex, amici, familiari e futuri sostituti. Nella fase di idealizzazione vi fa sentire speciali dicendo che siete di gran lunga migliori. Nello stadio della svalutazione, invece, usa i paragoni per scatenare gelosia e senso di inferiorità.

20. Le qualità che all’inizio ammirava in voi diventano all’improvviso difetti macroscopici. In un primo momento lo psicopatico sfrutta le vostre vanità e vulnerabilità più profonde, osservandovi e riproducendo esattamente ciò che crede vogliate sentirvi dire, ma dopo avervi presi all’amo comincia a usarle contro di voi. Così vi ritrovate sempre più spesso a cercare di dimostrarvi all’altezza di una persona che prima vi considerava perfetti.

21. La maschera si incrina. Ci sono brevi momenti in cui l’individuo tenero, candido e affascinante viene sostituito da una persona completamente diversa. Vedete un lato che non era mai emerso durante la fase di idealizzazione, ed è una sfaccettatura fredda, irriverente e manipolatrice. Notate qualcosa che non va nella sua personalità. Sembra che l’uomo o la donna di cui vi siete innamorati non esista più.

22. Si annoia facilmente. Lo psicopatico si circonda sempre di persone pronte a stimolarlo ed elogiarlo in ogni istante. Non sopporta di restare solo per lunghi periodi. Perde quasi subito l’interesse per qualunque cosa non lo affascini o non lo entusiasmi.

23. La triangolazione. Il soggetto tossico si attornia di ex, potenziali partner e chiunque altro gli dia attenzioni, comprese le persone che in passato ha criticato e giudicato inferiori a voi. Questo comportamento serve a generare confusione e a dare l’impressione che lo psicopatico sia sempre molto richiesto.

24. Maltrattamenti occulti. Fin da bambini impariamo a riconoscere le violenze fisiche e gli insulti espliciti, ma nel caso dello psicopatico gli abusi non sono così ovvi. Probabilmente vi accorgerete di essere stati maltrattati solo molto tempo dopo la fine della relazione. Attraverso l’idealizzazione personalizzata e la svalutazione subdola, l’individuo tossico erode l’identità di qualunque vittima. Da fuori sembra che voi siate usciti di senno mentre lo psicopatico si allontana con calma, totalmente incolume.

25. Il gioco della pietà e le storie patetiche. Le condotte scorrette di questo individuo affondano sempre le radici in un episodio strappalacrime. Il soggetto tossico sostiene di comportarsi così per colpa dei maltrattamenti ricevuti da un ex, da un genitore o addirittura da un gatto. Dice di aver sempre desiderato solo la serenità e la tranquillità e di odiare le scenate, quando invece la sua vita è più litigiosa di quella di chiunque altro conosciate.

26. Il ciclo agrodolce. A volte lo psicopatico vi riempie di attenzioni, altre vi ignora, altre ancora vi critica. In pubblico vi tratta diversamente da come fa in privato. Un giorno parla di matrimonio e il successivo vi molla senza tante cerimonie. Non sapete mai cosa prova per voi.

27. Questa persona diventa il centro della vostra vita. Passate sempre più tempo con il partner e i suoi amici, e sempre meno con i vostri. È il fulcro dei vostri pensieri e dei vostri discorsi. Vi isolate da tutti per garantirgli la massima disponibilità. Annullate ogni impegno e aspettate con impazienza le sue chiamate. Per qualche ragione, il rapporto sembra richiedere molti sacrifici da parte vostra, ma pochissimi da parte sua.

28. Arroganza. Nonostante l’immagine umile e dolce con cui lo psicopatico si presenta all’inizio, poi notate un’inconfondibile aria di superiorità. Vi tratta con sufficienza come se foste stupidi o emotivamente instabili. Dopo la rottura non si fa scrupolo a ostentare le nuove conquiste, assicurandosi che vediate quanto è felice senza di voi.

29. Pettegolezzi velenosi e mutevoli. Lo psicopatico pianta il seme della malignità sparlando di tutti, idealizzandoli in loro presenza e poi dicendone peste e corna non appena voltano le spalle. Vi ritrovate a provare antipatia o rancore per persone che non conoscete nemmeno. Per qualche ragione potreste addirittura sentirvi speciali perché il soggetto tossico ha deciso di lamentarsi con voi. Una volta che la relazione si guasta, tuttavia, correrà a gambe levate da coloro che ha insultato fino al giorno prima, riferendo che siete squilibrati.

30. I vostri sentimenti. L’amore e la compassione si trasformano in panico e ansia opprimenti. Chiedete scusa e piangete più di quanto abbiate mai fatto in vita vostra. Dormite male e vi svegliate ogni mattina con un senso di angoscia e disorientamento. Non avete idea di cosa ne sia stato della vostra indole rilassata, comprensiva e vivace. Dopo l’incontro con lo psicopatico vi sentite esausti, prosciugati, svuotati e sotto shock. Demolite la vostra esistenza sperperando soldi, interrompendole amicizie e cercando le ragioni dell’accaduto.