Articoli

RELAZIONE CON UNA PERSONALITÀ EVITANTE

Le relazioni con una persona che ha una personalità evitante possono essere particolarmente complesse e sfidanti. La personalità evitante, spesso associata al disturbo evitante di personalità (Avoidant Personality Disorder, AvPD), è caratterizzata da un’estrema sensibilità al rifiuto e alla critica, bassa autostima e un desiderio intenso di evitare situazioni sociali e interpersonali che possano portare a imbarazzo o rifiuto.

✅Caratteristiche della Personalità Evitante

1. **Evitamento delle Situazioni Sociali**:
– Evitano situazioni sociali o interpersonali per paura del giudizio o del rifiuto.

2. **Sensibilità al Rifiuto e alla Critica**:
– Estrema sensibilità a qualsiasi forma di critica o rifiuto.

3. **Bassa Autostima**:
– Sentimenti di inferiorità e inadeguatezza.

4. **Desiderio di Accettazione**:
– Desiderio di relazioni e contatti sociali, ma timore e ansia li frenano.

5. **Isolamento**:
– Tendono a isolarsi e a limitare le interazioni con gli altri.

✅ Dinamiche Relazionali

1. **Difficoltà di Comunicazione**:
– La persona evitante può avere difficoltà ad esprimere i propri sentimenti e bisogni, portando a malintesi e frustrazioni.

2. **Paura dell’Intimità**:
– Può evitare l’intimità emotiva per paura di essere ferita, il che può creare una barriera emotiva nel rapporto.

3. **Evitamento dei Conflitti**:
– Tende a evitare i conflitti, il che può impedire la risoluzione di problemi e lasciare questioni irrisolte.

4. **Bisogno di Rassicurazione**:
– Può richiedere continua rassicurazione e conferma, ma al contempo sentirsi a disagio con l’attenzione eccessiva.

5. **Ciclo di Avvicinamento e Allontanamento**:
– La dinamica può alternarsi tra momenti di vicinanza e allontanamento, in cui la persona evitante si ritira quando l’intimità diventa troppo intensa.

✅ Strategie di Affrontamento per il Partner

1. **Pazienza e Comprensione**:
– Essere pazienti e comprensivi nei confronti delle paure e delle ansie della persona evitante.

2. **Comunicazione Chiara e Diretta**:
– Comunicare in modo chiaro e diretto, evitando di assumere che il partner capisca implicitamente i propri bisogni e sentimenti.

3. **Evitare la Critica**:
– Essere consapevoli della sensibilità alla critica e cercare di esprimere feedback in modo costruttivo e delicato.

4. **Rassicurazione e Supporto**:
– Fornire rassicurazione e supporto continuo, ma senza essere invadenti o soffocanti.

5. **Rispetto dei Confini**:
– Rispettare i confini e i limiti del partner, permettendogli di avere il tempo e lo spazio necessari per sentirsi a proprio agio.

6. **Incoraggiare la Terapia**:
– Incoraggiare il partner a considerare la terapia individuale o di coppia per affrontare le sfide legate alla personalità evitante.

✅ Terapie e Interventi

1. **Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT)**:
– Aiuta a identificare e modificare i pensieri negativi e i comportamenti di evitamento, migliorando le competenze sociali e la gestione dell’ansia.

2. **Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT)**:
– Può essere utile per sviluppare abilità di regolazione emotiva e tolleranza allo stress.

3. **Terapia di Coppia**:
– Può migliorare la comunicazione e la comprensione reciproca, affrontando direttamente le dinamiche relazionali.

4. **Gruppi di Supporto**:
– Partecipare a gruppi di supporto per persone con disturbi di personalità evitante può offrire un senso di comunità e comprensione.

✅ Conclusione

Le relazioni con una persona con personalità evitante richiedono pazienza, comprensione e un impegno significativo per costruire fiducia e sicurezza emotiva. Con il giusto supporto e approccio terapeutico, è possibile superare molte delle sfide associate a questa condizione, migliorando la qualità della relazione e il benessere di entrambi i partner.

Dottor Roberto Cavaliere Psicoterapeuta. Studio professionale in Milano, Roma e Salerno. Possibilità di effettuare sedute tramite videochiamata.

➡️Per info e contatti 3208573502 dotcavaliere@gmail.com

LA SINDROME DI PETER PAN (o Nanotenia Psichica)

La sindrome di Peter Pan, o nanotenia psichica, è un termine utilizzato per descrivere un comportamento in cui una persona adulta mostra caratteristiche di immaturità emotiva e comportamentale tipiche dell’infanzia. Questa sindrome prende il nome dal personaggio di Peter Pan, il ragazzo che non vuole crescere, creato da J.M. Barrie. Non è una diagnosi clinica riconosciuta nei manuali diagnostici come il DSM-5, ma è comunemente usata per descrivere un certo tipo di comportamento e atteggiamento psicologico.

✅ Sintomi della Sindrome di Peter Pan

1. **Evitamento delle Responsabilità**:
– Difficoltà a prendere decisioni importanti, evitare di assumersi responsabilità professionali, personali o familiari.

2. **Paura del Fallimento e del Rifiuto**:
– Timore eccessivo di fallire o di essere rifiutati, che può portare a evitare situazioni di sfida o crescita personale.

3. **Dipendenza Emotiva**:
– Forte dipendenza dagli altri per il supporto emotivo, evitando l’autonomia e la responsabilità.

4. **Comportamenti Egocentrici**:
– Focalizzazione su se stessi, con scarsa considerazione per i bisogni e i sentimenti degli altri.

5. **Difficoltà nelle Relazioni**:
– Relazioni interpersonali instabili, problemi a mantenere relazioni durature e mature.

6. **Fuga dalla Realtà**:
– Preferenza per attività che offrono un’evasione dalla realtà (ad esempio, videogiochi, fantasie, ecc.).

7. **Entusiasmo per le Attività Giovanili**:
– Interesse persistente per attività, giochi o comportamenti tipicamente associati ai bambini o agli adolescenti.

✅ Cause della Sindrome di Peter Pan

1. **Fattori Familiari**:
– Un ambiente familiare iperprotettivo o permissivo può impedire lo sviluppo dell’autonomia e della responsabilità.

2. **Traumi o Abusi nell’Infanzia**:
– Esperienze traumatiche possono portare a un arresto dello sviluppo emotivo e psicologico.

3. **Modelli di Ruolo Inadeguati**:
– Assenza di modelli di ruolo adulti responsabili e maturi durante la crescita.

4. **Società e Cultura**:
– Influenze culturali che glorificano la giovinezza e scoraggiano il processo di invecchiamento possono contribuire a questo comportamento.

5. **Condizioni Psicologiche**:
– Problemi di autostima, ansia e insicurezza possono contribuire alla difficoltà di affrontare le responsabilità dell’età adulta.

✅ Terapie e Strategie di Affrontamento

1. **Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT)**:
– La CBT può aiutare a identificare e modificare i modelli di pensiero negativi e i comportamenti disfunzionali.

2. **Terapia Psicodinamica**:
– Esplorare le esperienze dell’infanzia e i traumi passati per comprendere meglio le cause profonde del comportamento.

3. **Counseling Individuale**:
– Lavorare con un consulente per sviluppare abilità di coping, aumentare l’autostima e promuovere l’autonomia.

4. **Terapia di Gruppo**:
– Partecipare a gruppi di supporto può offrire un ambiente sicuro per condividere esperienze e imparare dagli altri.

5. **Sviluppo delle Competenze Sociali e Professionali**:
– Programmi di formazione che promuovono lo sviluppo di competenze professionali e sociali possono aiutare a diventare più indipendenti e responsabili.

6. **Supporto Familiare**:
– Educare la famiglia sui modi migliori per supportare l’individuo senza essere iperprotettivi o permissivi.

7. **Auto-Affermazione e Obiettivi Personali**:
– Incoraggiare la definizione di obiettivi personali e professionali e il perseguimento di questi obiettivi in modo graduale.

✅Conclusione

La sindrome di Peter Pan, o nanotenia psichica, rappresenta un insieme di comportamenti e atteggiamenti caratterizzati da un’immaturità emotiva e una resistenza a crescere. Sebbene non sia una condizione clinica riconosciuta, può avere un impatto significativo sulla vita dell’individuo e delle persone intorno a lui. Il trattamento e il supporto adeguati possono aiutare le persone a sviluppare una maggiore autonomia e responsabilità, migliorando la loro qualità della vita e le loro relazioni.

Roberto Cavaliere Psicoterapeuta Studio professionale in Milano, Roma e Salerno. Possibilità di effettuare sedute tramite videochiamata 

➡️Per info e contatti 3208573502 o dotcavaliere@gmail.com

L’ ATTACCO AL LEGAME NELLE RELAZIONI

L'”attacco al legame” nelle relazioni si riferisce a comportamenti o dinamiche che minano la fiducia, la connessione e la sicurezza emotiva tra i partner. Questi attacchi possono manifestarsi in diverse forme e avere effetti profondi e duraturi sulla relazione. Ecco alcune modalità comuni di attacco al legame e suggerimenti per affrontarle:

✅ Forme di Attacco al Legame:

1. **Critiche Costanti**:
– **Comportamento**: Criticare il partner in modo continuo e non costruttivo, concentrandosi su difetti personali piuttosto che su comportamenti specifici.
– **Effetto**: Erode l’autostima e la fiducia del partner.

2. **Disprezzo**:
– **Comportamento**: Mostrare disprezzo attraverso sarcasmo, insulti, mimica facciale o gesti.
– **Effetto**: Crea un ambiente di ostilità e mancanza di rispetto.

3. **Difensività**:
– **Comportamento**: Rispondere alle critiche o ai problemi con difensività, rifiutando di assumersi responsabilità o accusando l’altro.
– **Effetto**: Impedisce la risoluzione dei conflitti e crea distanza emotiva.

4. **Ostruzionismo**:
– **Comportamento**: Ritirarsi emotivamente, ignorare il partner, o interrompere la comunicazione.
– **Effetto**: Provoca frustrazione e sentimenti di abbandono nel partner.

5. **Manipolazione e Controllo**:
– **Comportamento**: Utilizzare manipolazioni emotive o tentativi di controllo per ottenere potere sull’altro.
– **Effetto**: Diminuisce la libertà e l’autenticità nella relazione.

6. **Violenza Verbale o Fisica**:
– **Comportamento**: Utilizzare minacce, insulti, o violenza fisica per intimidire o danneggiare il partner.
– **Effetto**: Causa traumi, paura e un senso di insicurezza.

✅Cause dell’Attacco al Legame:

1. **Insicurezza Personale**:
– Bassa autostima e paura dell’abbandono possono portare a comportamenti difensivi e di controllo.

2. **Problemi di Comunicazione**:
– Incapacità di comunicare efficacemente i propri bisogni e sentimenti può portare a frustrazione e conflitto.

3. **Stress Esterno**:
– Fattori esterni come problemi lavorativi, economici o familiari possono aumentare la tensione nella relazione.

4. **Esperienze Passate**:
– Traumi o esperienze negative nelle relazioni passate possono influenzare negativamente il comportamento nella relazione attuale.

5. **Differenze di Personalità**:
– Differenze fondamentali nelle aspettative, nei valori o negli stili di comunicazione possono creare conflitti.

✅ Terapie e Strategie di Affrontamento

1. **Terapia di Coppia**:
– Un terapeuta di coppia può aiutare a identificare e affrontare le dinamiche distruttive nella relazione, insegnando tecniche di comunicazione efficace e risoluzione dei conflitti.

2. **Comunicazione Aperta e Onesta**:
– Creare uno spazio sicuro per esprimere sentimenti e preoccupazioni senza paura di giudizi o ritorsioni.

3. **Empatia e Comprensione**:
– Cercare di comprendere il punto di vista del partner e mostrare empatia per i suoi sentimenti e bisogni.

4. **Prendere Responsabilità**:
– Riconoscere e assumersi la responsabilità dei propri comportamenti negativi e impegnarsi a cambiarli.

5. **Stabilire Confini Sani**:
– Definire e rispettare confini chiari nella relazione per proteggere la salute emotiva di entrambi i partner.

6. **Investire nel Legame**:
– Dedicare tempo e sforzi per rafforzare il legame attraverso attività condivise, gesti di affetto e momenti di qualità insieme.

7. **Ricerca del Supporto Individuale**:
– A volte, problemi personali o traumi passati possono influenzare negativamente la relazione. Cercare supporto individuale attraverso la terapia può aiutare a gestire questi problemi.

✅Conclusione

Gli attacchi al legame possono danneggiare seriamente una relazione, ma con impegno e supporto adeguato, è possibile affrontarli e ripristinare una connessione sana e sicura. È importante che entrambi i partner siano disposti a riconoscere i problemi e a lavorare insieme per superarli.

Dottor Roberto Cavaliere Psicoterapeuta.          Per info e contatti 3208573502 dotcavaliere@gmail.com

GHOSTING: SCOMPARIRE NELLE RELAZIONI

Il “ghosting” nelle relazioni si riferisce a una situazione in cui una persona interrompe bruscamente e completamente ogni forma di comunicazione e contatto con un’altra persona, senza preavviso o spiegazione. Questo comportamento può avvenire in qualsiasi tipo di relazione, che sia romantica, amicale o professionale.

✅Sintomi del Ghosting

1. **Interruzione Improvvisa della Comunicazione**:
– La persona scompare senza lasciare traccia, smettendo di rispondere a chiamate, messaggi, email e qualsiasi altro tentativo di contatto.

2. **Nessuna Spiegazione**:
– La mancanza di qualsiasi spiegazione o preavviso rende difficile per la persona lasciata capire cosa sia successo.

3. **Assenza sui Social Media**:
– La persona può bloccare o rimuovere l’altra dai social media per evitare qualsiasi forma di contatto o aggiornamento.

4. **Sparizione Totale**:
– La persona scompare non solo dalle piattaforme di comunicazione digitali, ma anche da eventuali luoghi fisici comuni.

✅Cause del Ghosting

1. **Evitamento del Conflitto**:
– Alcune persone scelgono di ghostare perché temono il confronto diretto e trovano più facile sparire piuttosto che affrontare una conversazione difficile.

2. **Mancanza di Interesse**:
– La perdita di interesse nella relazione può portare qualcuno a ghostare piuttosto che comunicare apertamente il disinteresse.

3. **Paura e Ansia**:
– Le persone con problemi di ansia sociale o paura dell’impegno possono trovare il ghosting una via d’uscita meno stressante.

4. **Narcisismo**:
– Individui con tendenze narcisistiche potrebbero non considerare l’impatto delle loro azioni sugli altri e scegliere di ghostare senza rimorsi.

5. **Immaturità Emotiva**:
– La mancanza di abilità emotive mature può portare qualcuno a evitare il confronto e scegliere il ghosting.

✅Terapie e Strategie di Affrontamento

➡️Per la Persona Che Subisce il Ghosting

1. **Accettazione**:
– Accettare che il ghosting è avvenuto e che potrebbe non esserci una spiegazione disponibile. Questo è il primo passo per andare avanti.

2. **Non Prendersela Personalmente**:
– Ricordare che il ghosting riflette più sulle debolezze e mancanze dell’altra persona che su se stessi.

3. **Supporto Sociale**:
– Parlare con amici e familiari per ottenere supporto emotivo e prospettive esterne.

4. **Autocura**:
– Dedicarsi ad attività che promuovono il benessere fisico e mentale, come esercizio fisico, hobby e meditazione.

5. **Terapia**:
– Considerare di parlare con un terapeuta per elaborare i sentimenti di rifiuto e abbandono e sviluppare strategie di coping efficaci.

➡️ Per la Persona Che Pratica il Ghosting

1. **Riconoscimento del Comportamento**:
– Essere consapevoli del proprio comportamento e delle sue conseguenze emotive sugli altri.

2. **Affrontare il Conflitto**:
– Imparare a gestire i conflitti in modo diretto e rispettoso. Questo può includere lo sviluppo di abilità di comunicazione assertiva.

3. **Lavorare sulle Paure e Ansie**:
– Affrontare le paure e le ansie che portano al ghosting con l’aiuto di un terapeuta.

4. **Impegno e Onestà**:
– Essere onesti con se stessi e con gli altri riguardo alle proprie intenzioni e sentimenti.

5. **Terapia Individuale**:
– Considerare la terapia per esplorare le radici del comportamento e sviluppare relazioni più sane e mature.

✅Conclusione

Il ghosting è un comportamento doloroso e spesso confuso che può avere effetti significativi sulla salute emotiva e mentale della persona che lo subisce. Affrontare questo fenomeno richiede consapevolezza, supporto emotivo e, in alcuni casi, intervento terapeutico. Sia le vittime che i perpetratori di ghosting possono beneficiare di un lavoro approfondito su se stessi per migliorare le proprie relazioni e comunicazioni interpersonali.

Dottor Roberto Cavaliere Psicoterapeuta.          Per info e contatti 3208573502 dotcavaliere@gmail.com

FILOFOBIA: PAURA DI AMARE

LA FILOFOBIA: LA PAURA DI AMARE
La filofobia è una condizione psicologica caratterizzata da una paura intensa e irrazionale di innamorarsi o di entrare in una relazione romantica. Questo termine deriva dalle parole greche “philo” (amore) e “phobos” (paura). Le persone che soffrono di filofobia possono provare ansia e disagio quando si trovano di fronte alla possibilità di sviluppare sentimenti romantici per qualcun altro o quando qualcun altro manifesta interesse romantico nei loro confronti.

✅I sintomi della filofobia possono variare in intensità e possono includere:

1. **Sintomi Emotivi**:
– Ansia intensa alla prospettiva di innamorarsi o di essere amati
– Panico o paura irrazionale legata all’intimità emotiva
– Depressione o tristezza dovuta all’isolamento emotivo

2. **Sintomi Fisici**:
– Battito cardiaco accelerato
– Sudorazione eccessiva
– Tremori o scosse
– Nausea o disturbi gastrointestinali
– Difficoltà respiratorie

3. **Sintomi Comportamentali**:
– Evitamento di situazioni sociali in cui potrebbe svilupparsi una relazione romantica
– Interruzione improvvisa di relazioni potenzialmente romantiche
– Autoreclusione emotiva, evitando di condividere sentimenti e pensieri personali
– Procrastinazione nel prendere decisioni riguardanti le relazioni

✅Le cause della filofobia possono essere molteplici e includere:

1. **Esperienze Traumatiche**: Eventi passati dolorosi, come una relazione fallita o un’esperienza di tradimento, possono contribuire allo sviluppo della filofobia.

2. **Problemi di Attaccamento**: Un attaccamento insicuro durante l’infanzia o difficoltà nelle relazioni con i genitori possono influenzare negativamente la capacità di formare relazioni intime in età adulta.

3. **Paura del Rifiuto**: Una forte paura di essere rifiutati o di non essere amati può portare a evitare completamente le relazioni romantiche.

4. **Perfezionismo**: Aspettative irrealistiche su se stessi o sugli altri possono impedire lo sviluppo di relazioni romantiche, temendo di non essere all’altezza.

5. **Fattori Culturali e Sociali**: Norme culturali e sociali che sminuiscono l’importanza delle relazioni romantiche o che promuovono l’indipendenza estrema possono influenzare la filofobia.

✅Trattamento della Filofobia

Affrontare la filofobia può essere impegnativo, ma con il giusto supporto e trattamento, è possibile superare questa paura. Le strategie di trattamento includono:

1. **Terapia Cognitivo-Comportamentale che può aiutare a identificare e modificare i pensieri disfunzionali che contribuiscono alla paura delle relazioni romantiche.

2. **Terapia di Esposizione**: L’esposizione graduale alle situazioni temute in un ambiente controllato può aiutare a desensibilizzare la persona alla paura di innamorarsi.

3. **Terapia Psicodinamica**: Questa forma di terapia esplora i conflitti inconsci e le esperienze passate che possono contribuire alla filofobia, aiutando la persona a comprendere e risolvere questi problemi.

4. **Terapia di Supporto**: Un consulente o un terapeuta può fornire supporto emotivo e aiutare a sviluppare strategie di coping per affrontare la paura delle relazioni romantiche.

5. **Tecniche di Mindfulness e Rilassamento**: Pratiche come la meditazione mindfulness e la respirazione profonda possono aiutare a ridurre l’ansia e a promuovere una maggiore consapevolezza del momento presente.

✅Conclusione

La filofobia è una condizione complessa che può avere un impatto significativo sulla capacità di formare e mantenere relazioni romantiche. Tuttavia, con il trattamento appropriato, le persone possono imparare a gestire e superare questa paura, migliorando la loro qualità di vita e la capacità di instaurare relazioni intime e significative.
Roberto Cavaliere Psicoterapeuta

Per info e contatti 3208573502 o dotcavaliere@gmail.com

TRAUMA DA NARCISISMO

Il “TRAUMA DA NARCISISMO” si riferisce agli effetti psicologici e emotivi che si manifestano in una persona a seguito di una relazione con una personalità narcisista, sia maschile che femminile.
Il narcisismo patologico è un disturbo della personalità caratterizzato da una necessità eccessiva di ammirazione, mancanza di empatia e un senso di superiorità.
Le persone che hanno relazioni strette con narcisisti possono sperimentare vari tipi di traumi psicologici a causa di comportamenti manipolatori, controllanti e abusivi.

✅Caratteristiche del Trauma da Narcisismo

1. **Manipolazione Emotiva**:
– I narcisisti spesso manipolano emotivamente le loro vittime, facendole sentire in colpa, indegne o incapaci.
– **Gaslighting**: Una forma di manipolazione in cui il narcisista fa dubitare la vittima della sua percezione della realtà.

2. **Depressione e Ansia**:
– Le vittime possono sviluppare depressione e ansia a causa del costante stress e della manipolazione emotiva.
– Sentimenti di inadeguatezza e autostima bassa sono comuni.

3. **Confusione e Dubbio su Sé Stessi**:
– La vittima può sentirsi confusa riguardo alla propria identità e ai propri sentimenti, spesso a causa del gaslighting.
– Può iniziare a dubitare delle proprie capacità e decisioni.

4. **Isolamento Sociale**:
– I narcisisti possono isolare le loro vittime dai loro amici e familiari, rendendo la vittima più dipendente dal narcisista.

5. **Stress Post-Traumatico**:
– In alcuni casi, le vittime possono sviluppare sintomi di disturbo da stress post-traumatico (PTSD), come flashback, ipervigilanza e incubi.

6. **Senso di Colpa e Vergogna**:
– Le vittime spesso provano un profondo senso di colpa e vergogna, sentendosi responsabili per il comportamento del narcisista.

✅Sintomi del Trauma da Narcisismo

– **Insicurezza**: Una costante sensazione di insicurezza e bassa autostima.
– **Perdita di Identità**: Sentirsi confusi riguardo a chi si è veramente, dopo essere stati sminuiti e manipolati.
– **Ansia**: Attacchi di panico, preoccupazione costante e difficoltà a rilassarsi.
– **Depressione**: Sentimenti di tristezza persistente, disperazione e perdita di interesse nelle attività quotidiane.
– **Difficoltà nelle Relazioni**: Paura di nuove relazioni e difficoltà a fidarsi degli altri.
– **Disturbo da Stress Post-Traumatico**: Flashback, incubi e ipervigilanza.

✅Trattamento e Recupero

1. **Psicoterapia**:
-Diverse forme di Psicoterapia tra cui La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) possono aiutare a identificare e modificare i pensieri negativi e i modelli di comportamento.
– La terapia di supporto e la consulenza possono aiutare a elaborare le esperienze traumatiche e a costruire la resilienza.

2. **Gruppi di Supporto**:
– Partecipare a gruppi di supporto per vittime di abuso narcisistico può fornire un senso di comunità e comprensione.

3. **Ricostruzione dell’Autostima**:
– Attività e pratiche che aiutano a ricostruire l’autostima e la fiducia in se stessi.

4. **Stabilire Confini**:
– Imparare a stabilire e mantenere confini sani per proteggersi da ulteriori abusi.

5. **Educazione**:
– Comprendere il narcisismo e i suoi effetti può aiutare a riconoscere i segnali di avvertimento e a prevenire future vittimizzazioni.

6. **Autocura**:
– Pratiche di autocura come l’esercizio fisico, la meditazione e il tempo trascorso con amici e familiari possono migliorare il benessere emotivo e fisico.

✅Conclusione

Il trauma da narcisismo è una condizione seria che può avere un impatto significativo sulla salute mentale e sul benessere delle vittime. È importante riconoscere i sintomi e cercare aiuto professionale per affrontare e superare il trauma. Con il giusto supporto e trattamento, le vittime possono recuperare la loro autostima e costruire una vita sana e soddisfacente.
Roberto Cavaliere Psicoterapeuta

Per info e contatti 3208573502

Email dotcavaliere@gmail.com

SENSO DI COLPA INDOTTO E NARCISISMO

Il senso di colpa è un’emozione passeggera, lieve o intensa causata dalla sensazione di aver compiuto o pensato un’azione, direttamente o indirettamente, percepita come sbagliata.

La ruminazione può complicare questa emozione e tenerla in vita per molto tempo. Molto spesso chi tende a ruminare soffre di senso di colpa cronico ed è totalmente preso da questo sentimento, da far sì che influisca sulla propria vita sociale e relazionale.

Ma il senso di colpa non viene solo da noi stessi, spesso può essere indotto anche dalle persone che ci sono vicine.
Questo è il caso di una relazione di qualsiasi tipo con una persona con disturbo narcisistico. Questo tipo di persone cercano spesso di sovrastare l’altro nella relazione e per fare ciò tendono anche ad utilizzare strumenti manipolativi, come il senso di colpa.
Questa sensazione, che ci viene indotta dal narcisista, è un falso senso di colpa perché nasce da errori che non abbiamo commesso.

Dottor Leandro Cavaliere Psicologo (Laureato in Neuroscienze) iscrizione OPRC 9704

Studio in Vietri sul Mare (Sa) e Torre Annunziata (Na) ➡️ Possibilità di Consulenze anche tramite video chiamata                           ➡️ Per info e contatti 3341652502 o leandro.cavaliere1@gmail.com

#psicolgo #psicologia #sensodicolpa #colpa #narcisismo #ruminazione #terapia #manipolazione

LA CARENZA DA NUTRIMENTO NARCISISTICO

La Personalità Narcisistica ha costante bisogno del NUTRIMENTO NARCISISTICO come si potrebbe avere bisogno di acqua e cibo.
Questo tipo di personalità si nutre costantemente, dai suoi partner, di adorazione, ammirazione, approvazione, attenzione e altre forme di nutrimento del proprio io narcisistico.
Quando questo nutrimento viene a mancare o è insufficiente, si instaura una sorte di profondo malessere da carenza narcisistica.
Tale personalità narcisista può diventare depressa,
subire disturbi del sonno come insonnia o ipersonnia, disturbi dell’ alimentazione quali mancanza di appetito o abbuffate.
È spesso disforico (triste ed irritabile) e anedonico (non trova piacere in nulla, compresi i suoi precedenti passatempi, hobby e interessi). È soggetto a violenti sbalzi d’umore (principalmente attacchi di rabbia) e tutti i suoi (visibili e dolorosi) sforzi di autocontrollo falliscono.
Potrebbe ricorrere a dipendenze alternative: alcol, droghe, guida spericolata, shopping sfrenato.
Riconoscere la carenza da nutrimento narcisistico aiuta a comprendere come il partner chiede solo di essere ” nutrito” nella modalità che lui richiede che è assolutamente malsana e sottrae a sua volta nutrimento sano affettivo a chi si presta a concedere e a colludere in tal senso.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa). Possibilità anche di effettuare consulenze telefoniche o tramite videochiamata

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

IL POSSIBILE PENTIMENTO DEL NARCISISTA

Non sono sempre stato buono con lei, anzi, di solito ero un figlio di puttana. La amavo tanto e non sapevo cosa fare. Invece di darle ciò che sentivo, di colmarla di quell’amore aspro, me lo inghiottivo. E’ una cosa che non riesco ancora a capire: il suo amore mi arrivava senza problemi, il mio invece non fluiva verso di lei. Credo che il suo amore reprimesse il mio. Lei e il suo amore formavano una sostanza densa in cui il mio amore e io rimanevamo impantanati, allora diventavo una furia e lei non riusciva a capirlo. L’ho trattata male molte volte perché ero disperato ma l’amavo più della mia stessa vita e quando se n’è andata la mia vita si è spenta.
Quando ho saputo che l’avevo perduta per sempre sono impazzito. Prima che sia trascorso un secondo sarai morto centomila volte, dice un versetto del Corano e io ho dovuto viverlo. Non aveva smesso di amarmi ma il suo amore era malato e non sopportava la mia presenza. Ho visto tutto il dolore nei suoi occhi, tutti i miei tradimenti e le mie bugie, io ero la persona che si frapponeva tra lei e me, il rivale impossibile. Allora, quando ormai era troppo tardi, il mio amore è esploso, il suo amore malato non opponeva resistenza e il mio è andato dritto verso di lei ma lei ormai mi aveva chiuso le porte. E ho dovuto tenermi il mio amore e ci sono state gocce di sangue nel mio silenzio. Lei si è allontanata e io sono entrato nella cella frigorifera, il locale meno accogliente di tutti i manicomi, e non ne sono ancora uscito.
Efraim Medina Reyes
Nel significativo brano riportato sono delineate le possibili riflessioni di un “narcisista pentito” di aver perso la persona amata. Purtroppo questo “pentimento” è una possibilità remota perchè richiederebbe un grado di consapevolezza da parte della personalità narcisista che raramente è presente. Ma la “speranza” che ciò possa avvenire può aiutare nel processo di distacco dalla personalità narcisista, e potrebbe anche avvenire il “miracolo” che quest’ultima possa guarire dal narcisismo.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa). Possibilità anche di effettuare consulenze via Skype o telefoniche

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

GLI “INGANNATORI” NELLE RELAZIONI

In tutti i grandi ingannatori è degno di nota un fenomeno al quale essi devono il loro potere.
All’atto dell’inganno vero e proprio, fra tutti i preparativi, come l’orrendo nella voce, nell’espressione e nei gesti, in mezzo all’efficace messa in scena, sopravviene in loro la fede in se stessi:
è questo che poi parla così miracolosamente e convincentemente a coloro che stanno intorno.
I fondatori di religioni differiscono da questi grandi ingannatori per il fatto di non uscire da questo staro di inganno di sé medesimi: eppure essi hanno molto raramente momenti di lucidità, in cui il dubbio li sopraffà; ma di solito si consolano attribuendo questi momenti di lucidità al maligno avversario. Deve esserci inganno di se stessi, perché questi e quelli sortiscano effetti grandiosi. Giacché gli uomini credono alla verità di tutto ciò che viene manifestamente creduto con forza.
Nietzsche .
In questo brano del filosofo Nietschze viene sottolineato uno degli aspetti di forza dell’ingannatore: la forza e la convizione con cui credono in quello che dicono e lo manifestano agli altri. Infatti spesso l’ingannatore è convinto lui stesso delle sue ingannevoli ragioni e questo dà forza al convincimento altrui.
E’ uno dei meccanismi alla base delle tecniche di vendita: se vuoi vendere qualcosa ci devi credere o almeno devi far finta che tu stesso per primo ci credi.
Ingannare se stessi per prima per poter ingannare l’altro.
Si crede sempre a quello che viene comunicato con forza e determinazione.
Alle eprsonalità narcisistiche cio riesce bene ed in maniera naturale.
Cercare sempre riscontri oggettivi e mai fidarsi solo delle parole per quanto convincenti possano essere.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa). Possibilità anche di effettuare consulenze via Skype o telefoniche

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it