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Elaborare la Mancanza d’Amore

Il dolore più grande è non essere desiderati, renderti conto che i tuoi genitori non hanno bisogno di te quando tu hai bisogno di loro.
Quando ero bambino ho vissuto momenti in cui non volevo vedere la bruttezza, non volevo vedere di non essere voluto.
Questa mancanza di amore è entrata nei miei occhi e nella mia mente.
Non sono mai stato veramente desiderato.
L’unico motivo per cui sono diventato una star è la mia repressione.
Nulla mi avrebbe portato a questo se fossi stato “normale”.
J. Lennon –

In questa testimonianza di Lennon il dolore diventa una risorsa che lo porta al successo.
Ma purtroppo a fronte di questa storia, tantissime altre declinano in una sofferenza che ha ripercussioni per tutta la vita. In questi casi diventa necessario elaborare quell’antico dolore al fine di superarlo in tutto o in parte. Elaborazione che può essere dolorosa quanto lo stesso dolore che vuole superare. Ma meglio un “dolore che urla” che “una ferita sempre aperta”.

Roberto Cavaliere Psicoterapeuta

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa). Possibilità anche di effettuare consulenze via Skype o telefoniche

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

IL DOLORE PER LA FINE DI UN AMORE PASSA

“Il dolore è passato. La vita lo ha trasformato in qualcos’altro; dopo averlo provato, dopo aver singhiozzato, lo si nasconde agli occhi del mondo come una mummia da custodire nel padiglione funerario dei ricordi. Passa anche il dolore provocato dall’amore, non credere. Rimane il lutto, una specie di cerimonia ufficiale della memoria. Il dolore era altro: era urlo animalesco, anche quando stava in silenzio. E’ così che urlano le bestie selvatiche quando non comprendono qualcosa nel mondo – la luce delle stelle o gli odori estranei – e cominciano ad avere paura e ululare. Il lutto è già un dare senso, una ragione e una pratica. Ma il dolore un giorno si trasforma, la vanità e il risentimento insiti nella mancanza si prosciugano al fuoco purgatoriale della sofferenza, e rimane il ricordo, che può essere maneggiato, addomesticato, riposto da qualche parte. E’ quel che accade ad ogni idea e passione umane.”                  Da “Il gabbiano” di Sandor Marai

In questo brano è descritto in maniera significativa il passaggio dal dolore per la fine di un amore alla vera è propria elaborazione del lutto per quest’ultimo. E’ il passaggio da una fase esclusivamente emotiva ad una fase di sempre maggiore razionalizzazione su quello è successo.

Và sempre prima urlato il dolore che si prova, per quanto sia dilaniante farlo.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

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