CUCKOLD E/O CAUNDALESIMO

Con il termine inglese cuckold si usa indicare l’uomo che consapevolmente e volontariamente induce la propria partner a vivere esperienze sessuali con altri uomini (a loro volta denominati bull, tori, con allusione alla prestanza fisica di questi animali), ovvero la tendenza a fare praticare al proprio partner un tradimento assecondato. Solitamente è l’uomo che trae piacere dal vedere la propria donna che compie atti di sesso con altri uomini. Cuckold deriverebbe dal nome cuculo, e il riferimento è probabilmente al fatto che questo fa in modo che altri uccelli inconsapevolmente prestino il proprio nido e le proprie cure parentali ai propri piccoli.

Il cuckold è quasi simile al fenomeno del candaulesimo che indica la pratica umana di tipo sessuale con la quale il soggetto prova soddisfacimento nell’osservare il partner durante l’atto sessuale con un’altra persona (Borneman, 1988). Il nome deriva da una vicenda narrata a proposito di Candaule, re di Lidia del’VIII secolo a.C. Come si vede il fenomeno è lo stesso la differenza è solo nei termini usati.

In origine il termine cuckold si applicava a mariti non consapevoli di essere vittime di adulterio: ovvero il cosiddetto “portare le corna”che indica il fatto che il tradito è, nel luogo comune, l’ultimo a venire a conoscenza dell’adulterio, così come le corna sulla testa sono viste dagli altri ma non da chi le porta.

Il fenomeno del cuckoldismo è aumentato con l’avvento di internet che ha permesso un maggiore volume di contatti tra persone sconosciute ed appassionate del genere. Con l’aumentare dei contatti tra sconosciuti cresce anche il rischio di incontrare sieropositivi o persone pericolose con forti disturbi mentali. Molti casi mettono alla luce la pericolositá di questi incontri, pratiche eseguite tra l’altro non solo con sconosciuti.

Il cuckold, inteso come il soggetto passivo di questa relazione triangolare, può vivere la propria condizione come una forma di umiliazione, che avvicina questo rapporto alle relazioni di dominazione/sottomissione tipiche del BDSM, in cui la sua partner assume l’aspetto psicologico di una vera e propria mistress. In questo tipo di rapporto, spesso la donna impone al partner cuckold regole e limiti che coartano e reprimono in varia misura la sua sessualità, ad esempio vietandogli di avere rapporti sessuali completi con lei, se non saltuariamente, oppure disciplinando le modalità in cui egli può avvicinarsi e toccare il corpo della sua compagna, etc.; spesso, in questi casi, il cuckold assiste al rapporto sessuale fra la sua compagna e il “terzo” uomo e subisce commenti o ordini umilianti da parte di entrambi. In altri casi, tuttavia, il soggetto cuckold vive questo aspetto della sessualità come un complemento della normale relazione di coppia, stringendo a volte persino un legame di amicizia e di complicità maschile con l’abituale “terzo” con cui la sua compagna si intrattiene.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email: cavalierer@iltuopsicologo.it

 

TESTIMONIANZA

Gentile Dottore,

Sono una donna di 45 anni e il mio compagno è quello che si definisce un cuckold, ossia cornuto… cioè desidera e si eccita nel vedermi fare sesso con altri uomini, o immaginare che io seduca qualcuno o che qualche uomo ci provi con me…Io devo confessarLe che qualche volta ho acconsentito ai suoi giochi, ma sono molto confusa perchè mi sembra che questo non lo abbia soddisfatto e mi fa capire che desidera tantissimo che a breve io faccia sesso con un uomo. Ho letto molto sul cuckoldismo, ma quello che non riesco a condividere è come un uomo possa desiderare ossessivamente una cosa così e affermare di amare la propria compagna. Nel senso che mi è capitato di essere importunata da due uomini e quando glielo ho raccontato, invece di sentirsi offeso e arrabbiato come mi sentivo io, era eccitato al pensiero… E’ brutto pensarlo, ma ho accanto un uomo che non mi fa sentire veramente Sua, protetta e sicura… E poi pensare che si ecciti solo così, senza un minimo di senso del “possesso” per il corpo e l’intimità della sua donna… Lo accetterei se fosse un gioco, un modo per trasgredire insieme, una cosa che può o non può accadere e non certo per la volontà di tradirlo o il desiderio di avere un altro uomo (da parte mia), e per l’ossessione di vedermi con altri uomini (da parte di lui).

Sono molto confusa, ci sono momenti in cui mi sembra di avere accanto un estraneo, e sono anche mortificata perchè capisco di non essere la donna che avrebbe desiderato. Magari all’inizio l’ho illuso per il mio essere trasgressiva, ma non ero innamorata..e forse pensavo lo stesso di lui…cioè che se si fosse innamorato di me non avrebbe più desiderato queste cose, ma mi avrebbe voluta solo per sè….Ho paura che il nostro rapporto ne risenta, ho sempre il dubbio di non essere io a farlo eccitare, ma il pensiero di vedermi in altre situazioni…

Se mi può fare chiarezza….Grazie

Distinti saluti

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