RIFLESSIONI SUL TRADIMENTO

Essendo a me intervenuto più di una volta l’essere ingannato da chi più amava e da chi sopra ogni altra persona aveva confidenza d’essere amato, ho pensato talor da me a me che sia ben noto fidarsi mai di persona nel mondo, nè darsi così in preda ad amico, per caro ed amato che sia, che senza riserva l’mo gli comunichi tutti i suoi pensieri come farebbe a se stesso, perchè negli animi nostri son tante latebre, tanti recessi, che impossibile è che prudenzia umana possa conoscere quelle simulazioni che dentro nascose vi sono. Baldassar Castiglione, Il Cortigiano.

Per amore o per quel che ne costituisce l’essenza – raccontare, informare, dichiarare, commentare, opinare, distrarre, ascoltare, ridere e progettare invano – si tradiscono gli altri, amici, genitori, fratelli, consaguinei e non, antichi amori e convinzioni, antiche amanti, il proprio passato e la propria infanzia, la propri lingua che si smette di parlare e certamente la patria, quel tanto che c’è in ogni individuo di segreto o forse di passato. Per lusingare chi si ama si denigra quanto altro c’è al mondo, si nega e si disprezza tutto per contentare e rassicurare un unica persona che potrebbe andare via. Javier Marias, Un cuore così bianco .

«La vita è tradimento. Chiunque possegga un’anima immortale e abbia ricevuto la vita è un traditore. Non c’è forma di vita che soddisfi i postulati dell’immortalità. Non c’è. Vivere significa tradire quanto abbiamo di più prezioso. L’amore tradisce l’amore perché è inevitabile che sia meno bello del sogno dell’amore. Gli eroi sono vacui e i geni pigri. I potenti, perfino i migliori, si trasformano in mostri. I preti sono pieni di boria. Persino gli assassini cercano una qualche forma di plauso. Dei suicidi Hebbel diceva: chi può spararsi non si impicca. I commercianti imbrogliano sul peso, i saggi sulle argomentazioni. Sebbene celebrino la gioia, i poeti sprofondano nella disperazione» Tradimento A. Zagajewski

“Gli scenari del tradimento sono molteplici: mi sembra però che la scena originaria si apra sull’interno relazionale più precoce, il primo tradimento è proprio quello perpetrato nei confronti del nascituro nel momento in cui, con il nome, gli si attribuisce la proiezione fantasmatica dei genitori. Destino inevitabile, iscritto nella storia stessa della vicenda umana, per il quale noi siamo condannati ad incarnare il desiderio dell’altro, e solo con grande fatica a separarci dal suo/nostro fantasma.

Se l’uomo fosse libero non avrebbe bisogno di tradire; eppure è altrettanto vero che se l’uomo non fosse libero non potrebbe tradire ” Aldo Carotenuto , aprile 1994

“Si puo’ definire tradimento solo quell’azione o successione di azioni che rompe una relazione fiduciaria volontaria e consapevole. Ovviamente si puo’ gocare sul malinteso, si puo’ negare a posteriori l’esisteza di una relazione fiduciaria per liberarsi dal senso di colpa e dalle conseguenze del tradimento, ma cio’ esula da un tentativo di lettura sociologica del tradimento. …Il tradimento dell'(apostolo) Pietro mostra che e’ sempe in agguato la possibilita’ di essere traditi, ma anche quell di diventare traditori. Non solo non possiamo giurare sul comportamento dell’altro, se non per fiducia cieca o per atto di fede, ma non possiamo mai sinceramente e onestamente neppure giurare su noi stessi poiche’ nessuno puo’ predire quanto e come l’incontro con l’altro ci mutera’, ne’ cosa creeremo insieme all’altro.” G. Turnaturi – I Tradimenti – Feltrinelli

“ Mi ricordo bene i visi di questi uomini non erano tutti per me? Non gridavano ‘salve’ un tempo? Così facendo Giuda con Cristo, ma Egli fra dodici trovò la fedeltà in tutti tranne che in uno; io in nessuno tra dodicimila” (William Shakespeare, Riccardo II)

“Un bacio legittimo non varrà mai come un bacio rubato” Gustave Flaubert

Musil, grande scrittore austriaco del ‘900 col suo “Compimento dell’amore”, effettua una grande introspezione psicologica sul tema del tradimento femminile. La trama è quasi del tutto abolita in questo racconto breve, proprio per focalizzare il vero obiettivo: catturare le ossessioni, le frenesie e le contraddizioni di una donna (Claudine), la proliferazione degli istinti psicofisici, l’inesprimibile desiderio di possedere ed essere posseduta da un’uomo ripugnante ed estraneo (il consigliere ministeriale). Come può un tradimento trasformarsi nel “compimento dell’amore”? Esistono due anime che si intrecciano nell’eros di una donna? Una dolce e delicata ed un’altra animalesca e bestiale?

Pensieri inespressi

“Il consigliere ministeriale si erse e la guardò. In quel momento la coscienza che ebbe Claudine fu di essere vicina a lui e lontana dall’uomo amato; quali fossero i suoi pensieri, ella non poteva saperlo – dietro di lei ondeggiava una vaga sensazione, celata dal buio del proprio corpo. Esso che custodiva tutti i suoi sentimenti come una casa, le parve allora un oscuro impedimento. Di colpo riconobbe nella sua coscienza, che più di ogni altra cosa le era stretta intorno, una infedeltà inevitabile che la separava dall’amato e si accorse così -era un’esperienza mai provata – che l’estrema fedeltà conservata dal suo corpo, andava trasformandosi nel contrario, in un’intimità più profonda. Forse non c’era in lei altro desiderio che concedersi all’amato, ma colpita da una profonda incertezza nei valori spirituali, quello diventava la brama per l’uomo sconosciuro”.

Tradimento immaginato

“Si era già svestita. Sulla sedia davanti al letto gli abiti giacevano come se li era tolti. L’aria della stanza, affittata oggi ad uno, domani ad un altro, veniva a contatto con l’odore della sua persona. Si guardò intorno. (…) Era un’impressione duplice e ambigua, ora estranea e ripugnante, ora irresistibile come se l’amor proprio di tutta quella gente penetrasse in lei e di sé non le restasse altro che l’atto passivo dell’osservare. L’uomo era ancora dietro la porta, facendosi udire solo con piccoli movimenti involontari. Allora fu presa dalla voglia di gettarsi su quel tappeto, di baciare le tracce repellenti di quei piedi e di eccitarsi come una cagna annusante. Non si trattava però di sensualità, era solo qualcosa che mugghiava come il vento o gridava come un bimbo. D’improvviso s’inginocchiò, davanti ai suoi occhi i fiori rigidi sul tappeto si ingrandivano inspiegabilmente, vide sul tappeto le sue cosce pesanti di donna chine in modo ripugnante come qualcosa di assurdo e tuttavia teso in giù con una incomprensibile gravità; le sue mani sul pavimento si fronteggiavano simili a due animali a cinque zampe. (…)Si rialzò lentamente sulle ginocchia, colpita dall’idea assurda che in quel momento sarebbe già potuto accadere tutto e tremò come quando si scampa a un pericolo grazie al caso e non per merito proprio. Cercò di immaginarselo. Vide il suo corpo giacere sotto quello dello sconosciuto, con una chiarezza vivida quale quella dell’acqua che penetra nei punti più nascosti, sentì il suo pallore e le parole di abnegazione che la facevano arrossire e gli occhi dell’uomo sopra di lei che la opprimevano, la piegavano, occhi vigili da uccello di rapina. E continuava a pensare: questa è l’infedeltà”.

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