PAURA DI SEPARARSI PER TIMORE DEL MARITO AGGRESSIVO

Un marito aggressivo verbalmente, seppure non violento, può paralizzare, come si può fare per superare il timore di questa persona e continuare per la propria strada?

Sono separata di fatto da due anni e ho una bambina di 8 anni. Ho scelto la separazione dopo anni di crisi. Meditata, sofferta. Mio marito non si sarebbe mai separato e infatti è andato su tutte le furie. Premetto che non mi ha mai picchiata e nemmeno la bambina, ma mi ha minacciata e ha da sempre con me un atteggiamento di grande aggressività verbale e subito dopo mi dice che mi ama alla follia.

Premetto anche che sono una donna laureata e indipendente economicamente, realizzata nelle amicizie e dal carattere determinato. Eppure mi ritrovo a pensare che questo suo atteggiamento mi ha letteralmente paralizzato per ben 2 anni. Terrorizzata dai suoi soprusi verbali e soprattutto dalla priorità di mantenere l’armonia per il bene della bambina (tentativo riuscito perchè è molto serena e non ha mai assistito a scenate. Ama suo padre e sta da lui volentieri) ho rinunciato alla separazione legale non tutelandomi economicamente e legalmente.

Per ben due volte l’avvocato prescelto ha mandato la raccomandata con richiesta di separazione consensuale e lui non l’ha ritirata. Dopo mi ha chiamata per insultarmi. Ho paura. Ora ho fatto un terzo tentativo e sono decisa a non tornare indietro. Ma so anche che di nuovo andrò incontro a reazioni aggressive che mi paralizzano. Ho paura che mi faccia male, che per dispetto si rivalga sulla figlia e vivo nel terrore.

Vorrei sapere qul è l’atteggiamento giusto da adottare con un uomo cosi. Un uomo bello, intelligente, istruito, terribilmente narciso e spesso gioco-dipendente. Insomma uno che non riesce a superare il trauma dell’abbandono perchè lo colpisce nel suo io più profondo. Inaccettabile per uno come lui.

Carolina (nome di fantasia scelto dalla redazione)

Per molte persone la separazione rappresenta un trauma insuperabile e sarebbero disposte a qualsiasi cosa pur di non separarsi. Ma non si può rimanere con una persona solo per il terrore delle conseguenze di un suo comportamento. Le consiglio di non indugiare troppo a separarsi perché alimentare troppo la speranza nell’altro può acuire la sua aggressività nel momento in cui prima o poi ci sarà il distacco. Inoltre le consiglio di creare una rete di sostegno intorno a lei di parenti ed amici che possano supportarla nei passaggi più difficili di tale separazione.

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

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