FINALMENTE E’ ANDATO VIA DALLA MIA TESTA E DAL MIO CUORE

TESTIMONIANZA DI UNA DONNA IN TERAPIA COL DOTTOR ROBERTO CAVALIERE

Oggi 25 giugno 2016

Sono passati quattro anni da quando ti ho incontrato, conosciuto, infatuata e presto da lì a poco innamorata. “Ossessione, mal d’amore,non ti vuol bene” continuava a ripetermi il mio analista, mia madre, le mie amiche.

  • “Lui non ti vuole, non ti merita, voleva divertirsi, non ci tiene, gli hai dato fastidio e ti ha eliminata, ci sei stato troppo addosso…”
  • “So tutto” rispondevo a tutte e questi ritornelli duravano da mesi.

Mi sono esaurita, ho pianto sono stata male ma a tutto oggi, sebbene non lo vedo da un anno e mezzo mi manca. Cosa poi? Non ho avuto una storia d’amore, non c’è stato quasi nulla se non rifiuti, scuse e bugie. Delirio: lui ritorna, qualsiasi oggetto mi fa pensare a lui, una frase, un viaggio, un numero come un film rivisto mille volte ritorna vivo alla mia mente.

“Che senso hai? Perché non lo riesco a dimenticare? Cosa vuoi da me Dio? A volte penso di impazzire, di non farcela più. Io non vorrei pensarlo, voglio dimenticare. Gli ansiolitici mi aiutano a star in uno stato motivo più tranquillo, ma non sono io”.

Il mio unico sogno è stare con lui. Sara’ vero poi? Perché devo continuare a soffrire la sua mancanza in questo modo?

“Mi va bene tutto tranne l’amore. Mi sono chiesta tante volte perché non mi sono data la possibilità di farmi amare e rispettare, perché non mi sono lasciata andare come faccio con altre persone che non mi interessano. Perché mi sono sentita impaurita, con lancinanti mal di stomaco appena ci salutavamo e dopo i suoi messaggi chiedevo consiglio al mondo prima di rispondergli. Perché non mi sono fidata di me stessa? Perché in quel momento non ho saputo organizzarmi e catapultarmi dall’unico uomo che ho amato?Perché non gli ho parlato chiaramente? Da donna di spessore quale sono? Perché non gli ho detto quello che pensavo sinceramente nel bene e nel male?”.

Avrei tanti buoni motivi per odiarlo, per eliminarlo dalla mia vita ma non ci riesco. Allora ti chiedo Signore tu l’hai messo nel mio cuore, tu lo devi togliere perché io non ce la faccio più.

Non posso più raccontarlo perché la gente considerata normale, che riesce a cambiare partner con la velocità dell’alternarsi del giorno e della notte, mi direbbe è troppo tempo che soffrire e soffri per il nulla.

Tutto vero ed esatto ma è così, devo accettare anche se è un continuo torturarmi. Spesso penso di non riuscire più a liberarmi da questa ossessione per non avermi dato la possibilità di vivereciò che era il mio sogno. La situazione mi è sfuggita di mano. Tante volte mi sono autosabotata. Lui mi cercava, mi messaggiava una sola volta al giorno e a me ciò non andava. Mi telefonava e non ero contenta. Mi corteggiava ma io pensavo che non era sufficiente. Poi la proposta del viaggio e della convivenza ed io non ho saputo dirgli di si. Un no dettato dalla paura, che mi è costato una malattia.

Quando io avevo capito di aver sbagliato tutto, lui mi ha bloccata. Tutto ciò che è seguito tra me e lui me lo sono cercato. Mi sono fatta male ma di brutto. Ho provato in tutti i modi a cercarlo, a fargli capire che per me era importante. Poi dopo mesi ci riuscivo ma lui scherzava ed io frustata me la prendevo. Un disastro. Incompatibilità, non lo so. So solo che a distanza di quattro anni non ho incontrato nessuno che me lo facesse dimenticare. Ora ho deciso di partire da me, di chiudere col mondo maschile perché vivo le storie con troppa ansia, facendo del male a chi alla fine non lo merita.

L’ansia, la sfiducia, la paura di innamorarmi sono stati i colpevoli del mio non aver vissuto la storia con te.

Forse anche tu vivevi quest’ emozioni, probabilmente anche tu hai assunto atteggiamenti di difesa nei miei confronti o solo perché non te n’è mai fregato nulla. Sta di fatto che non mi hai più dimostrato nulla.  I tuoi tre mesi di attenzioni nei miei confronti e i miei quattro anni di richiesta d’amore, di letture scelte per capire  come avrei potuto riconquistarti, mi insegnano che quando si ama e non si è corrisposti si è tristi da morire.

Penso a come sarebbe stato bello passeggiare, ballare, mangiare, praticare sport, dormire insieme, sorridere come è successo quelle rare volte che ci siamo viste: tre volte in un anno.

Da un po’ di tempo che non parlo più di te quasi a nessuno, tutti i miei link su fb, speravo che arrivassero direttamente al tuo cuore. Qualche volte è successo ma appena sei ritornato l’hai fatto dicendomi che non volevi impegni, che io mi buttavo addosso e che era colpa mia se ci vedevamo.

Ti avvicinavi e ti allontanavi per settimane senza scriver mai un ciao come stai? Il silenzio e il vuoto crescevano a dismisura ma continui ad essere nei  miei pensieri perché ancora mi accuso di non aver vissuto la nostra storia d’amore. Ma spiegami: come avrei potutovivere una storia serenamente con l’ansia che mi prendeva tutto il mio essere quando ti vedevo. Stavo male. Avrei dovuto farmi rispettare di più.

05/12/2019

Aprendo il computer e ritrovando questa pagina di diario mi sono accorta che tanta strada ho dovuto percorrere e finalmente dopo sette anni sei andato via dalla mia testa e dal mio cuore.

Buon natale Alessandra.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

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